«Abbiamo inviato gli atti richiesti alla Regione, ora e nel passato, ma cosa dicono?». Santi Alligo, commissario dell’Azienda Trasporti, non lancia accuse mirate ma contro la burocrazia regionale (lui fa parte di quella comunale da segretario generale a Messina) ha qualcosa da dire. Due giorni fa i sindacati sono tornati da Palermo sostenendo che all’assessorato regionale ai Trasporti non è arrivato l’atto di trasformazione dell’Atm in società per azioni. «C’è un fraintendimento − risponde Alligo −. Noi gli atti li abbiamo trasmessi, oggi non possiamo mandare nulla di quello che è stato richiesto perché la delibera dev’essere prima votata in consiglio comunale. Stesso discorso per il contratto di servizio tra Atm e Comune, la Regione è informata sulla vicenda». La prossima settimana, a Palazzo Zanca, è previsto l’arrivo del direttore regionale ai Trasporti, Vincenzo Falgares, e Alligo spera che il funzionario sia più “aperto” con l’Atm. «La Regione − prosegue il commissario dell’ente di via La Farina − dice anche che non può dare i soldi all’Atm perché sarebbero subito pignorati dai creditori ma il contributo regionale viene dato al Comune e non all’Atm. La Regione deve capire che l’azienda trasporti è al collasso, che ci sono 600 dipendenti senza stipendio da mesi, che non si fanno investimenti da 10 anni». Tra le fonti di finanziamento che dovrebbero arrivare la prima è di circa 4 milioni e mezzo di euro per il contributo chilometrico del gommato ma ancora non si sa nulla.
@Acaffo
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