Il consigliere della terza Circoscrizione, Libero Gioveni, aveva provato a far chiarezza su una delle imposte più pesanti per i cittadini, la Tarsu, ancora più indigesta se si considera il periodo di disservizi che si vive in città. Già 3 anni fa Gioveni aveva presentato un’interrogazione all’ex Sindaco Buzzanca e all’ex assessore alle politiche tributarie, Orazio Miloro, per chierire se nell’importo totale da corrispondere si nasconda o meno l’Iva. Anche se dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 238 del 16 luglio 2009 si evince che sia la Tarsu (tassa sui rifiuti solidi urbani), sia la Tia (tariffa di igiene ambientale), sono dei tributi e come tali non possono e non devono contenere l’iva, in quanto non è affatto ammissibile, per la Corte, l’imposizione di una tassa su un’altra tassa. Gioveni afferma però di non aver avuto alcune risposta in proposito. Il consigliere chiede adesso al Comune di esprimersi chiaramente e definitivamente. Rimane da chiarire se Tia e Tarsu siano da considerarsi tributi o semplicemente corrispettivi, anche se nella sentenza della Corte Costituzionale vengono chiaramente considerati come tributi. Pertanto, Gioveni chiede al Commissario Croce e al neo Dirigente ai Tributi, Giovanni Bruno, di far luce, una volta per tutte sulla questione.
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