Quattordici consiglieri comunali d’opposizione di Taormina hanno sfiduciato il sindaco, Mauro Passalacqua, e lo hanno invitato a limitarsi da qui in avanti “a porre in essere esclusivamente atti di ordinaria amministrazione, provvedendo a revocare ogni incarico fiduciario”. “Il sindaco – si legge nella mozione – ormai da tempo non gode più della maggioranza in Consiglio, a seguito delle dichiarazioni ufficiali di alcuni consiglieri che hanno preso le distanze dall’ Amministrazione. Pertanto si è determinata una situazione di ingovernabilità, anche riguardo ad atti fondamentali della vita politico-amministrativa, come, per esempio, di recente, l’approvazione del bilancio e degli atti propedeutici. Una lunga serie di atti, con la mancata risposta ad atti ispettivi dei consiglieri, rifiuto di un reale confronto sui temi importanti della vita cittadina, disattenzione rispetto a indirizzi e proposte avanzate dal Consiglio, ha generato una insanabile incompatibilità tra i due organi. Il disagio evidente ha generato nella cittadinanza un clima di sfiducia, se non di rifiuto dell’operato della Amministrazione, inadempiente dal punto di vista programmatico, inosservante dei principi di buona e corretta gestione amministrativa, distratta su diverse allarmanti criticità quali ad esempio: i rapporti con le partecipate, la gestione del patrimonio”.
“Sono stati avanzati in questi 4 anni e mezzo – continua la mozione – reiterati inviti da parte del Consiglio, affinché si creasse un rapporto più efficace e produttivo tra Consiglio ed esecutivo, con l’obiettivo di risolvere i problemi della nostra comunità e di governare superando conflitti e divisioni. Tuttavia le relazioni sono ulteriormente peggiorate, come dimostrano i recenti provvedimenti adottati in Consiglio”. “Non accetto questa mozione di censura – ha replicato Passalacqua – votata da consiglieri che in questi anni hanno pensato solo ai loro problemi personali”.
G.R.
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