Proseguono le vertenze lavorative in città. A mobilitarsi questa volta sono i lavoratori della ditta Teseos e dalla clinica Santa Rita, la cui chiusura è stata disposta dall’ex Commissario dell’Asp 5 Poli. I dipendenti della cooperativa Teseos si danno appuntamento, oggi alle 9.00, davanti alla sede dell’Asp, per tenere un’assemblea sit- in di protesta al fine di ottenere risposte concrete sul loro futuro occupazionale. La Teseos, una delle tre cooperative socie di Ssr che gestisce i servizi riabilitativi (di cui l’Asp è proprietaria per il 51% ), ha inviato ai sindacati la nota di convocazione per stabilire i criteri per la messa in mobilità di 23 lavoratori dal primo gennaio 2013. «Abbiamo richiesto un incontro al neo Assessore alla Salute, Lucia Borsellino – dichiarano i Segretari Generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai –, ma a tutt’oggi, non abbiamo avuto alcuna risposta. Quello che fa ancora più rabbia è il mancato confronto con l’Asp di Messina. Il Commissario Magistri rifiuta ogni confronto con le Oo.Ss. su temi così delicati e importati come la salvaguardia dei posti di lavoro e il diritto all’assistenza alle fasce più deboli della nostra popolazione». Anche gli oltre 50 lavoratori della Clinica Santa Rita, chiusa per presunte carenze igienico sanitarie e per insufficienza delle risorse per garantire l’assistenza, sono stati collocati in cassa integrazione in deroga fino al mese di ottobre del 2012, adesso si ritrovano senza nessun ammortizzatore sociale. «La cassa integrazione, infatti, è stata concessa fino al mese di ottobre – dichiarano Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai – in quanto nel frattempo è subentrato il fallimento dell’Ati Hospital, la società che gestiva la struttura. Chiediamo di conoscere quali iniziative abbia intrapreso l’Asp, considerato che l’aggregato di spesa destinato alla Santa Rita è stato spalmato su altre strutture, senza prendere in considerazione il problema occupazione dei lavoratori». Stamane alle 10.30, si terrà un sit-in anche davanti a Palazzo Zanca. A protestare: i lavoratori delle Cooperative. A scendere in piazza, a fianco dei lavoratori, ci saranno però anche gli utenti anziani, disabili, bambini e ragazzi che si vedono privati di servizi alla persona per loro essenziali. «È inevitabile la protesta dei lavoratori dei servizi sociali, che a causa dell’assenza di risposte da parte della politica, hanno perso il posto di lavoro» dicono i segretari generali della funzioni pubbliche. «È necessario — dichiarano i Segretari Generali delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl E Uil, Clara Crocè, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai — l’approvazione del bilancio di previsione del 2012 e prevedere nel pluriennale, le risorse necessarie per la pubblicazione dei bandi di gara. Se così non dovesse essere, 700 lavoratori perderanno il posto di lavoro e saranno dismessi tutti i servizi sociali, compresa Casa Serena che oltre ai problemi strutturali si troverebbe ad affrontare la mancanza del personale. Oggi chiederemo anche il pagamento di un’altra fattura alle cooperative, per la retribuzione degli stipendi ai lavoratori, in arretrato da parecchi mesi (luglio, agosto e i più fortunati hanno ricevuto ottobre). Messina ormai è diventata la città della negazione dei diritti. Negare il diritto al lavoro e i bisogni delle persone più deboli di vedere protetta la propria esistenza, significa la negazione dei diritti di cittadinanza — concludono Crocè, Emanuele e Calapai —. È necessario assegnare le risorse necessarie per i servizi alla persona tutelando i lavoratori e i cittadini-utenti».
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