“L’Autorità marittima della navigazione dello Stretto, istituita ai sensi dell’articolo 8 del decreto-legge 1 ottobre 2007, n. 159 convertito, con modificazioni, dalla legge 22 novembre 2007, n. 222, è soppressa a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
2. Al fine di garantire la continuità delle attività svolte dall’ autorità soppressa, sono attribuiti alla direzione marittima di Reggio Calabria le funzioni ed i compiti”.
da ” Il Sole 24 Ore.
Ce lo ha segnalato un lettore, Marco Pagano, l’articolo di “Il Sole 24 ore” che descrive l’ennesimo scippo compiuto nei confronti della città dello Stretto: la soppressione dell’Autorità marittima di Messina, in favore di Reggio Calabria. Uno scippo del quale lo stesso comandante dell’organismo marittimo, Nino Samiani, ha dichiarato di non avere ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Amaro lo sfogo del lettore, che riportiamo: “In una città, la nostra, pluricommissariata e dissestata, anche l’Autorità Marittima della navigazione dello Stretto viene soppressa, i poteri vengono passati tutti alla Direzione Marittima di Reggio Calabria, l’indotto di coloro che oggi potevano recarsi a Messina per le attinenti attività da domani dovranno recarsi a Reggio, da cui dipenderà anche il Centro VTS, fiore all’occhiello della città di Messina, e direi d’Italia. Il tutto, ovviamente, a discapito della sicurezza nello Stretto, ma questo alla politica ed ai politicanti messinesi non interessa………E’ proprio vero che non contiamo un C…..”
Marco Pagano
Come contraddirlo? Se i nostri rappresentanti al Governo, passati e presenti, si fossero degnati o si degnassero di ricordare che su quella poltrona ci sono grazie ai voti dei messinesi, probabilmente la città avrebbe ancora il distretto militare, l’arsenale militare, la questura non sarebbe stata declassata,la stazione avrebbe treni che si fermano,i viaggiatori non morirebbero d’infarto per raggiungere in corsa una nave in partenza. Ma tutto questo è storia vecchia. Di nuovo c’è uno “scippo” al giorno. Messina muore… con la “complicità” dei messinesi a Roma. Che dire? Visto che siamo ” a metà strada” vogliamo un calabrese a rappresentare Messina: pare che di là le cose vadano meglio.
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