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Scontro tra De Luca e il Consiglio. Cmdb: «Chi semina vento, raccoglie tempesta»

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«Chi semina vento, raccoglie tempesta»: così Cambiamo Messina dal Basso commenta quanto accaduto ieri in Consiglio Comunale quando, prima della discussione sulla relazione del terzo anno di mandato del Sindaco, la maggior parte dei consiglieri presenti ha abbandonato l’Aula. Per Cmdb, si è trattato di «una protesta dignitosa per il modo in cui in questi mesi ed anni De Luca, presente in Aula dopo oltre 8 mesi d’assenza, ha trattato il Consiglio Comunale ricoprendolo di invettive ed insulti».

Cos’è successo? In soldoni, il presidente del Consiglio Comunale, Claudio Cardile, ha convocato per la giornata di ieri una Seduta per discutere la relazione del Primo Cittadino – perché, per legge, la relazione va discussa in Aula –, ma, subito dopo la conta dei presenti, ha letto una nota in cui spiegava che la maggioranza dei gruppi consiliari avrebbe abbandonato l’Aula in segno di protesta per i comportamenti tenuti dal sindaco negli ultimi mesi. Cateno De Luca, presente con la Giunta al completo, è rientrato nella sua stanza per poi pubblicare una diretta Facebook al vetriolo contro i consiglieri, accusandoli, tra le altre cose, di aver messo su una «sceneggiata» per «ricordare alla gente che esistono».

Non è tardato il commento di Cambiamo Messina dal Basso: «È evidente – scrive il movimento in una nota – che volge al termine una stagione politica che ha creato in città un clima divisivo e pieno di tensioni politiche e sociali, che ha fatto perdere in questi anni autorevolezza al Palazzo e portato Messina alla ribalta delle cronache nazionali e regionali non per le performance amministrative del comune, come vorrebbe la narrazione deluchiana, ma per le grottesche gesta del Sindaco».

«Prima che scorrano i titoli di coda – prosegue Cmdb –, ci auguriamo che ci sarà un’altra occasione pubblica per potere discutere la relazione 2021 del sindaco ed anche le precedenti relazioni di De Luca, affinché sia chiaro a tutte/i cosa è stata realmente questa Amministrazione al di fuori della retorica deluchiana».

La relazione di De Luca? Per Cmdb è «fuffa»

Non è mancato, chiaramente, l’affondo sull’operato del sindaco Cateno De Luca in generale da parte di Cambiamo Messina dal Basso, che definisce i “tomi” pubblicati dal Primo Cittadino “fuffa” e contesta la narrazione portata avanti dall’Amministrazione comunale. «La novità di quest’anno – sottolinea Cmdb – è la crescita esponenziale della “fuffa” a causa della pochezza degli obiettivi che si possono definire raggiunti. Basta leggere il resoconto dei 59 macro obiettivi del programma elettorale».

Nel presentare la relazione del III anno di mandato – ai cittadini a Villa Dante e successivamente alla stampa a Palazzo Zanca – il sindaco De Luca ha affermato di aver raggiunto (o parzialmente raggiunto) il 75% degli obiettivi elettorali. Tale affermazione, però, ha fatto storcere il naso ai componenti di Cambiamo Messina dal Basso: «Basterebbe descrivere l’attuale situazione della città per smentire con la triste realtà l’affermazione del Sindaco».

Secondo Cmdb, «gli obiettivi che potrebbero essere forse definiti raggiunti si contano sulle dita di una mano (tra cui l’avvio di Arismè e l’accelerazione della spesa di fondi già assegnati) pari appena al 5% del totale, altro che il 75%! Il resto sono per la gran parte procedimenti avviati o in attesa di avvio e falsamente indicati come obiettivi raggiunti. Basti pensare che tra gli obiettivi raggiunti il sindaco inserisce: “Brand Messina”, “colline e torrenti sicuri”, “chiusura di tutte le società partecipate comunali e provinciali”, “partecipazione democratica”, “No al tram”, “Smart city”…, obiettivi la cui realizzazione è ampiamente smentita dai fatti».

«Non appaiono invece – prosegue Cambiamo Messina dal Basso – gli obiettivi ormai dimenticati e/o cassati (dal Tram volante alla nuova sede del palazzo Municipale, dalla cancellazione delle società partecipate al Casinò del Mediterraneo)».

«Nell’augurarci – conclude il movimento – che la fine della stagione politica deluchiana non lasci i pozzi avvelenati, rinnoviamo il nostro impegno a continuare a costruire con altre forze politiche progressiste e di sinistra e con realtà associative cittadine un’alternativa a De Luca ed al “sistema” che ha creato».

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