L’Onorevole Fortunato Romano si schiera dalla parte della C.E.S.I. (Conferenza dei Vescovi siciliana) e lo fa offrendo il suo pieno appoggio al documento, redatto dalla stessa, “Amate la giustizia, voi che governate la Terra”. Quest’ultimo rivolto ai politici e agli uomini impegnati nel sociale in generale. La gente, stanca dei privilegi, degli sprechi e del malaffare, appannaggio della casta che detiene il potere pretende un cambiamento e Romano, in accordo con quanto espresso dalla C.E.S.I., dice: «Noi che facciamo parte del ceto dirigente politico dovremmo portare avanti una profonda conversione delle coscienza e un concreto cambiamento nei comportamenti personali e di gruppo». «Uno dei provvedimenti da adottare immediatamente ― afferma Romano ― è la sospensione dall’ufficio del deputato sottoposto a rinvio a giudizio per reati di mafia o contro la Pubblica Amministrazione e la decadenza dall’incarico in caso di condanna definitiva». Lo stesso accoglie, con particolare favore, la sollecitazione rivolta al laicato cattolico «a dar vita a nuove esperienze» e la volontà espressa dai Vescovi delle Chiese di Sicilia di : «proseguire l’azione educativa in favore di una formazione sociale e politica nel solco della Dottrina Sociale Cristiana, per farla diventare pratica ordinaria della vita delle nostre comunità parrocchiali e per offrire percorsi nuovi di sperimentazione sociale grazie soprattutto al coinvolgimento delle giovani generazioni».
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