Il prefetto, Stefano Trotta, in seguito alle vicende che, la scorsa settimana, hanno visto protagonisti i 41 lavoratori della Triscele ha convocato una nuova riunione in Prefettura, giovedì 6 Dicembre alle 10.00, alla quale dovrebbe prendere parte anche la famiglia Faranda. Ancora una volta le vertenza Triscele finirà sul tavolo delle trattative. Contemporaneamente lavoratori e sindacati hanno chiesto al Commissario Croce e al Presidente del Consiglio comunale, Prevìti, una convocazione per un incontro che si terrà il prossimo lunedì o martedì. Dopo il cambio di destinazione d’uso dei terreni sui quali sorge lo stabilimento, dietro impegno dei Faranda alla delocalizzazione e al riavvio della produzione, c’è chi teme che in realtà i Faranda riavvieranno la produzione di birra. I segretari generale della Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, confidano nell’intervento del Prefetto e del Consiglio comunale per salvare l’attività produttiva e ottenere intanto il Piano industriale che consentirebbe l’avvio della procedura per la Cassa integrazione straordinaria dei 41 lavoratori che, intanto, mantengono il presidio permanente davanti all’ex stabilimento. Secondo alcuni, infatti, la famiglia Faranda starebbe cercando di vendere i macchinari ancora funzionanti. «Noi di qui non ci muoviamo ― hanno dichiarato i lavoratori ―. Macchinari e azienda sono stati comprati anche con i nostri soldi». I dipendenti, infatti, avevano messo a disposizione dell’azienda, nel passaggio all’Heineken, il loro Tfr. Oggi i 41 lavoratori, in presidio permanete davanti all’ex stabilimento, sono preoccupati di aver perso le somme investite che oltre al lavoro.
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