La nuova rete ospedaliera promossa dal Governo regionale e dalla commissione Sanità dell’Ars continua a far discutere. Dubbi arrivano anche dai banchi del centrosinistra, dove il deputato del Partito Democratico, Giuseppe Laccoto, non nasconde le proprie perplessità. In particolar modo, Laccoto si concentra sulla classificazione del “Barone Romeo” di Patti come Ospedale di base.
Una scelta che per l’esponente del Pd è a dir poco incomprensibile: “La denominazione di presidio di base per il Barone Romeo è ingiusta e mortificante, nonostante i numeri dei posti letto e delle Unità Complesse sembrano dire altro. C’è senz’altro da ripristinare con immediatezza il reparto di Nefrologia che, inspiegabilmente, è stato cancellato, ma che eppure è previsto nella rete regionale di nefrologia. Questo è il primo impegno – afferma ancora Laccoto – così come quello di ottenere la classificazione come Presidio di Primo Livello entro la scadenza programmata del 31 dicembre 2018 per la rimodulazione definitiva”.
Per Laccoto è stato mortificato il lavoro portato avanti negli ultimi anni dagli operatori del presidio ospedaliero pattese: “Complessivamente il Barone Romeo può contare su 129 posti letto, 14 Unità Complesse (Cardiologia, Chirurgia Generale, Terapia Intensiva, Chirurgia Vascolare, Geriatria, Medicina, Oculistica, Ortopedia, Ostetricia, Pediatria, Laboratorio d’analisi, Servizio Trasfusionale, Radiologia oltre alla Direzione Sanitaria) e 7 Unità Semplici (Neonatologia, Terapia Intensiva Neonatale, Unità Coronarica, Lungodegenza, Emodinamica, Farmacia ospedaliera, Psichiatria). Come si può notare – afferma Laccoto – di Ospedale di base c’è poco: le eccellenze sono state non solo salvaguardate, ma anche potenziate, a supportare un presidio che è riferimento di un vastissimo comprensorio. La crescita esponenziale avuta negli anni dall’Ospedale di Patti, grazie alle professionalità presenti e alle dotazioni organiche e strutturali che nel corso degli anni sono state ottenute, è stata premiata nei numeri e dalla dotazione strutturale, al di là della semplice denominazione”.
Il deputato regionale ricorda tutti i risultati ottenuti negli ultimi anni dal Barone Romeo: “Il reparto di Emodinamica, facente parte della rete dell’infarto è una realtà grazie alla costante interlocuzione avuta nella qualità di presidente della Commissione Sanità con gli assessori al ramo, conquista importantissima per tutta l’area Nebroidea. Allo stesso modo, l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale è stata recuperata grazie ad un impegno politico costante, ed è una realtà strategica di supporto al reparto di Ostetricia che nel 2016 ha superato i mille parti, vera e propria eccellenza nel settore neonatale, riferimento ben oltre i confini del distretto. Adesso – conclude Laccoto – bisogna garantire una offerta sanitaria di qualità avviando i concorsi e migliorando la dotazione delle attrezzature”.
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