Il 31 dicembre scadono i poteri speciali per le emergenze ambientali: Garofalo chiede al Capo della Protezione civile un incontro urgente con i rappresentanti dei Comuni alluvionati per fare chiarezza sugli interventi futuri.
Rischia di rimanere bloccata la realizzazione di opere decisive per la messa in sicurezza dei territori della provincia di Messina, duramente colpiti dalle alluvioni di febbraio e marzo del 2011 e del 22 novembre dello stesso anno.
La scadenza, tra meno di un mese, dei poteri speciali concessi alle gestioni commissariali per fronteggiare le emergenze ambientali sul territorio nazionale potrebbe compromettere infatti, anche in città, l’ultimazione di interventi rispetto ai quali i lavori sono in corso e le risorse disponibili.
A lanciare l’allarme, con una lettera al Capo della Protezione Civile Gabrielli, l’on.le Vincenzo Garofalo.
” Il timore – scrive il deputato – è che venga bloccata la realizzazione di importanti interventi idraulici, di rifacimento di edifici e completamento di infrastrutture per la viabilità. Opere già progettate dal Genio Civile ed approvate dalla Conferenza dei servizi, per le quali la Protezione Civile di Messina è pronta ad avviare le procedure di evidenza pubblica”.
Procedure che non sono state avviate, ad oggi, – prosegue Garofalo – per lungaggini “burocratiche e procedurali” e che, in considerazione dell’imminente scadenza dell’ordinanza di fine anno che impedirà la continuazione della gestione operativa per il Commissario delegato” e quindi delle prerogative a questi attribuite nell’ambito del superamento della fase emergenziale, compresa la contabilità speciale, rischiano di restare, di fatto, “al palo”.
Per questi motivi il deputato chiede un incontro urgente nel quale Gabrielli spieghi ai rappresentanti dei territori colpiti dall’alluvione, in questo momento in forte apprensione, quali iniziative il Dipartimento della Protezione Civile intenda assumere a partire dal prossimo anno.
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