Ponte sullo Stretto, 5 consiglieri comunali favorevoli presenteranno un ordine del giorno

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I consiglieri comunali Nicola Cucinotta, Nicola Crisafi, Daniela Faranda, Giuseppe Trischitta e Francesco Pagano, sono firmatari di un Ordine del giorno riguardante il Ponte sullo Stretto, che verrà discusso durante una seduta straordinaria del Consiglio Comunale.

I consiglieri invitano anche il Presidente del Consiglio “a  porre in essere tutte le iniziative necessarie affinché, nei prossimi mesi, vari un provvedimento per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina inquadrato all’interno di un progetto complessivo di ammodernamento delle infrastrutture della Città metropolitana di Messina e del Mezzogiorno d’Italia”:

Nel documento, si legge, che “il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è tornato a parlare del Ponte sullo Stretto di Messina, un’opera pubblica di cui si parla da decenni e che ciclicamente ritorna al centro del dibattito pubblico. Il Presidente ha parlato del ponte durante l’evento per celebrare i 110 anni dell’impresa di costruzioni Salini-Impregilo. Durante il suo discorso, il Premier si è rivolto ai manager della società e, a proposito dei lavori di costruzione del ponte, che in passato hanno coinvolto la stessa Impregilo, ha affermato: «Noi siamo pronti!»”.

Anche in base alle ultime affermazioni di Matteo Renzi, adesso vi è anche la possibilità, nel mese di dicembre, di potere riesaminare, alla Camera, la proposta di Legge sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto,  che dunque dovrebbe riattivare le procedure dopo che in precedenza il Parlamento con una legge aveva cancellato la Società Stretto di Messina.

“Dobbiamo confrontarci liberamente – afferma i consiglieri comunali – senza schemi ideologici in quanto su un’opera non hanno alcun significato, ma dobbiamo farlo subito ed in fretta. Dobbiamo ripartire, consapevoli che se ne parla da troppo tempo e che non si deve perdere il lavoro fatto fino ad oggi; bisogna ripartire dalla delibera che il Consiglio Comunale di Messina ha esitato qualche anno fa frutto di un lavoro svolto nella commissione consiliare Ponte, dopo aver ascoltato tutti gli attori coinvolti, e che cercò di spostare in alto il livello del dibattito sulle opere connesse, riuscendo a cogliere l’occasione per proporre un disegno nuovo della Città tutta, approfittando, per fare un esempio, dello spostamento della Stazione Centrale. Spostamento che potrà liberare la Città dalla schiavitù dei binari che alzano un “muro” tra il centro cittadino e la zona più bella che Messina offre, il Waterfront. Il ponte sullo Stretto di Messina è già stato oggetto di un Piano Strategico elaborato dagli uffici comunali. Questo percorso accelererebbe contestualmente anche la riqualificazione della Zona Falcata, attenzionata dal Governo Regionale con il cosiddetto “Patto per la Falce”, che non vedrà mai attuazione senza un lavoro continuo dell’intera classe dirigente politica messinese. Il progetto, completando il corridoio europeo “Berlino-Palermo”, dovrebbe essere cofinanziato dalla Unione Europea. Essere parte dell’Europa deve significare, infatti, mettere tutti i cittadini europei nelle medesime condizioni di poter sviluppare le proprie potenzialità commerciali, attingendo anche a risorse economiche comuni se lo sviluppo di quel territorio è considerato strategico per la intera comunità. E tra l’altro, pagare le penali probabilmente equivarrebbe   a coprire gran parte dei costi a carico dello Stato per realizzare la grande infrastruttura. La Sicilia solo attraverso la realizzazione della grande infrastruttura può evitare l’ isolamento”.

“Il Consiglio Comunale – si legge ancora nel documento – vuole farsi promotore di un confronto serrato con il Governo Nazionale che porti il dibattito fuori dalla  polemica politica, riguardo anche alle risorse necessarie per la eventuale realizzazione dell’opera. Non è più tollerabile continuare a mortificare i nostri territori che vedono impegnare sempre al Nord le risorse pubbliche per le infrastrutture. Le parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi sulla grande opportunità rappresentata dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina in termini di sviluppo e di posti di lavoro, al momento tracciano solo la strada per il rilancio dell’intero Mezzogiorno d’Italia e di conseguenza della Città di Messina e che dunque servono atti concreti, quindi una legge per passare dalle parole ai fatti. I messinesi e i siciliani si sentono sempre più emarginati dal resto del mondo, perché i trasporti navali non funzionano, a causa della vetustà dei mezzi e, soprattutto, per via della mancanza dì investimenti da parte delle Ferrovie. La realizzazione di un progetto che collega Palermo con Napoli ad alta velocità, non può che passare attraverso la messa in sicurezza dei territori interessati, l’ammodernamento delle ferrovie e delle autostrade, collegamenti viari tra porti e aeroporti siciliani e calabresi con le ferrovie e le autostrade, dunque la realizzazione di infrastrutture annesse e connesse alla costruzione di una grande opera, che rendano il territorio degno e pronto per poterla accogliere”.

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