Piano di riequilibrio del Comune. Signorino: “E’ solido”

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“Dopo l’invio al Ministero dell’Interno della revisione del piano di riequilibrio che ha seguito alcune osservazioni della Commissione, si sono verificate circostanze che ne sostengono la solidità”, questo quanto sottolineato dal vicesindaco e assessore alle Politiche Finanziarie, Guido Signorino.

“Queste circostanze – evidenzia il vicesindaco – sono collegate all’evoluzione del contenzioso ”passivo” e delle transazioni; alla maturazione di risorse previste nel piano ma prudenzialmente non inserite con quantificazione puntuale nel quadro risorse-impieghi e indicate quali misure di supporto; agli sviluppi del piano delle dismissioni. In particolare si sono conclusi favorevolmente per l’ente almeno cinque giudizi relativi a pretese nei confronti del Comune. Il più rilevante riguarda il project financing per il centro commerciale sulla Panoramica dello Stretto presso le cave di sabbia di Pace”.

Signorino spiega: “Su un valore presuntivo di circa 15 milioni, era stato istituito un fondo rischi per il 50% della somma (7,5 milioni circa). Il valore potrebbe essere integralmente stralciato, ma il possibile ricorso al CGA consiglia di mantenere un fondo di entità dimezzata. Nel complesso, tra giudizi favorevoli, crediti estinti e conclusione di accordi transattivi, la massa debitoria si è ridotta per oltre 6 milioni di euro. Il piano prevedeva, fin dalla sua prima versione, due ulteriori misure definite ”aggiuntive” e prudenzialmente non inserite tra le risorse esplicitamente quantificate: le risorse attese da giudizi ”attivi” per l’ente e l’adeguamento della normativa regionale alle disposizioni nazionali in materia di concorrenza per l’affidamento della distribuzione del gas, un intervento da tempo sostenuto dall’Amministrazione presso la Regione. Sul primo fronte – precisa -, due sentenze nel frattempo maturate determinano per l’ente il recupero di risorse per oltre 2,5 milioni; sul secondo versante, la Legge di Stabilità della Regione Siciliana (L. R. n. 9 del 7 maggio 2015) consente al Comune di mettere a gara il servizio, chiedendo (in linea con la normativa nazionale) un immediato canone all’attuale gestore”.

“I proventi attesi nel periodo del riequilibrio sono stimabili in circa 22 milioni di euro. Nelle settimane scorse – sottolinea Signorino – dopo un anno di ”stallo” nel perfezionamento dell’operazione di acquisto della Caserma dei Vigili del Fuoco da parte del Ministero dell’Interno, in risposta alle sollecitazioni dell’Amministrazione, nella struttura di via Salandra, si è svolto un incontro presenti l’ingegner Guido Parisi, direttore generale per le risorse logistiche e strumentali al Ministero; il direttore regionale ed il comandante provinciale; il vicesindaco Guido Signorino; l’assessore al Patrimonio, Sebastiano Pino, e del dirigente, ing. Maurizio Castronovo”.

“A seguito della riunione, l’ingegnere Parisi ha inviato (lo scorso 29 giugno) comunicazione che conferma la copertura finanziaria per l’acquisto secondo il valore stimato (4,3 milioni, da pagarsi in cinque rate dell’importo di 860mila euro ciascuna a partire dal 2015). Nelle prossime settimane verranno perfezionati gli atti relativi alla vendita della struttura. Questa operazione copre oltre il 50% dei ricavi previsti per le alienazioni e garantisce il flusso programmato per i primi cinque anni del piano di riequilibrio. Per conseguenza – conclude il vicesindaco e assessore alle Politiche Finanziarie – la sostenibilità del piano di riequilibrio appare accresciuta per ameno 30 milioni di euro e una parte rilevante delle risorse previste col piano delle alienazioni appare già consolidata”.

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