Il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano, interviene a proposito della Relazione della Corte dei Conti circa le condizioni economico-gestionali del Comune e sul futuro della città ammettendo: «Leggendo l’analisi impietosa della Corte dei Conti, la riflessione che sedimentiamo il giorno successivo, a freddo, è di autocritica. Dobbiamo ammettere che nelle nostre denunce, negli allarmi lanciati dalla CGIL non vi era tutta la conoscenza e l’intera consapevolezza delle gravissime condizioni cui è stato condotto il Comune di Messina». Sottolineando come, comunque, la Cgil abbia più volte segnalato e denunciato errori, sottovalutazioni, superficialità, sprechi e incapacità di gestire le risorse economiche da parte dell’amministrazione, Oceano scrive: «Abbiamo detto e denunciato condizioni reali. Non sempre siamo stati creduti e spesso siamo stati accusati, non solo dall’amministrazione e dalla sua maggioranza, di opposizione preconcetta e strumentale, di catastrofismo ed eccesso di critica, di provenire da Marte. Abbiamo provato, spesso da soli, a cambiare alcune scelte, a volte ci siamo riusciti, altre non ce
l’abbiamo fatta». Nella sua lunga lettera, il sindacalista conclude: «C’è nella gestione di questi ultimi quattro anni una gravissima responsabilità politica nei confronti della Città e dei suoi abitanti che è stata definitivamente accertata e che non può essere occultata. Adesso è necessario agire in fretta per ottemperare a queste prescrizioni, adoperandosi affinché l’ente sia in condizione di farlo per scongiurare il
dissesto e assicurare condizioni di trasparenza, verità, equilibrio dei conti. Per farlo serve, tuttavia, un approccio diverso, una visione meno gretta, una classe dirigente – non solo politica – responsabile e competente che abbia come obiettivo l’interesse generale e il bene comune».
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