Si era dimesso da presidente della MessinAmbiente e adesso vigilerà su tutte le società partecipate del Comune. L’avvocato Nino Dalmazio sta per essere nominato Esperto del commissario Luigi Croce.
Fu proprio l’ex procuratore capo a scegliere Dalmazio come commissario di MessinAmbiente quando l’inchiesta che condusse sulla società mista, dalla quale scaturirono arresti, determinò l’azzeramento del consiglio d’amministrazione dell’azienda che si occupava di raccolta e smaltimento rifiuti, allora a capitale pubblico-privato. Dopo il primo mandato di Buzzanca, i successivi commissari, i sindaci Genovese e lo stesso Buzzanca, nel suo secondo mandato, confermarono Dalmazio al vertice di quella che, nel frattempo, era divenuta società a capitale totalmente pubblico. Buzzanca fece di più, ponendo in liquidazione MessinAmbiente con commissario Armando Di Maria. Scoppiarono anche polemiche tra Dalmazio e i consiglieri comunali per presunti conflitti d’interesse dell’avvocato, in qualità di amministratore pubblico, con società private. Dalmazio scelse le dimissioni durante la gestione Buzzanca bis, tornando al suo lavoro di consulente per la Procura. L’avvocato è anche il curatore dei beni sotto sequestro di Michelangelo Alfano. Un uomo di fiducia, dunque, per Croce, che lo rivuole accanto a lui in questi mesi di commissariamento di Palazzo Zanca. Intanto, Nino Dalmazio fa sapere: «Apprendo da voi la notizia. Non ho ricevuto alcuna comunicazione, né ufficiale né privata».
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