Il destino dei parlamentari messinesi uscenti si sta “giocando” in queste ore. Stanno per essere ufficializzate le liste per le Politiche di fine febbraio e per gli eletti nel 2008 tra Camera e Senato: 9 deputati e due senatori. E’ il momento dei bilanci e delle strategie. Anzi, Sel, ieri pomeriggio, ha comunicato le proprie, e la messinese Sofia Martino è seconda nel collegio della Sicilia Orientale e potrebbe varcare la soglia della Camera, visto che il gruppo di Vendola è in predicato di superare lo sbarramento. Poche le certezze e tanti i dubbi per coloro che dal 2008 hanno trovato spazio a Roma. Quelli che sembrano predestinati al rientro nella capitale sono: Francantonio Genovese del Pd, vincitore delle primarie provinciali di domenica con quasi ventimila preferenze e primo eletto in tutta Italia, e Gianpiero D’Alia, dell’Udc, capogruppo dei senatori e segretario regionale del partito di Casini. Entrambi avranno posizioni di rilievo. Genovese (nel pomeriggio la direzione regionale del Pd renderà note le liste) alla Camera nella Sicilia orientale e D’Alia dovrebbe guidare da capolista la lista siciliana al Senato dell’Udc. Ha già scelto il seggio all’Ars, con l’elezione di fine ottobre, Nino Germanà che era stato eletto alla Camera nel Popolo della Libertà dopo il passaggio di consegne nel 2008 con il padre Basilio. Tutti gli altri uscenti del Pdl, con i sondaggi che danno il partito di Berlusconi con numeri più bassi del 2008, sono in bilico. Come i deputati Vincenzo Garofalo e Antonio Martino. Il primo era stato eletto grazie all’exploit del Pdl, Garofalo partiva da posizioni basse nella lista alla Camera. Martino, invece, che ha avuto negli ultimi anni posizioni di “rottura” con l’ex premier, potrebbe aver terminato la sua avventura da parlamentare. Sempre nel Pdl c’è il senatore Domenico Nania che dovrebbe riprovare la corsa a Palazzo Madama ma da capire in quale posizione. Carmelo Briguglio, invece, oggi in Fli, ma eletto cinque anni fa nel Pdl, dovrebbe rientrare in una delle tre liste alla Camera a sostegno di Mario Monti. E non sarà facile. Briguglio esce con le “ossa rotte” dalle regionali di ottobre, dove era capolista di Futuro e Libertà. Con il recente accordo di Gianfranco Micciché, di Grande Sud, con Berlusconi rientrerà in pista anche Francesco Stagno d’Alcontres, anche lui eletto cinque anni fa alla Camera con il Pdl. Nell’Udc c’è Pippo Naro che dovrebbe essere nuovamente posizionato nella lista alla Camera. Sembra molto complicato il futuro politico di Domenico Scilipoti, eletto con Italia dei Valori ma transitato successivamente nel Pdl, e di Carmelo Lo Monte che ha lasciato il Mpa dopo essere stato anche capogruppo alla Camera e che alle ultime regionali aveva i suoi “uomini” nella lista dell’Idv senza ottenere eletti. E dopo il successo alle regionali le liste del movimento Cinquestelle a Camera e Senato dovranno essere “attenzionate” perché il gruppo di Grillo potrebbe vedere eletti messinesi come Valentina Zafarana che ha strappato, tra le sorprese, il seggio all’Ars. Infine tra capoluogo e provincia è corsa a far parte del movimento “Il Megafono” del presidente della Regione Crocetta. Secondo indiscrezioni molti sindaci di Comuni ionici e tirrenici hanno fatto richiesta di entrare nel gruppo politico dell’attuale governatore. E anche tra Comune e Provincia consiglieri intendono star “vicini” al vertice di Palazzo d’Orleans in vista delle amministrative che potrebbero tenersi pure a fine aprile.
@Acaffo
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