A Milazzo il reintegro del Consiglio comunale, ordinato dal Cga, rafforza le polemiche. Il presidente Rosario Pergolizzi, in una nota, ha duramente attaccato l’amministrazione Pino parlando di fondi, un totale di circa 500mila euro in quattro anni, per l’avvocato Cintioli, difensore dell’amministrazione che ha promosso il dissesto portando alla decadenza l’aula, per segretari generali, ragionieri e dirigenti con incarichi esterni, Esperti a titolo gratuito ma con rimborso spese, assessori retribuiti puntualmente ogni mese che a detta dell’esponente politico non sono serviti a nulla. Per Pergolizzi l’amministrazione Pino ha distrutto l’immagine di Milazzo. “La nave è stata buttata sugli scogli sin dall’inizio – scrive Pergolizzi – mortificandola e uccidendo quanto di buono a Milazzo si era costruito e se oggi sarà disincagliata il merito è di un ostinato consiglio comunale che non si è mai arreso lottando con i propri soldi per restituire dignità contro chi questa dignità aveva fatto di tutto per calpestarla.
Prendiamo atto che i debiti non sono più 60 milioni, bensì 40 e che saranno tutti onorati attraverso la SalvaComuni che il Consiglio comunale ha votato nel dicembre 2012 – continua Pergolizzi – i precari nulla devono temere perché saranno sempre tutelati perché siamo convinti che assieme agli impiegati di ruolo sono la forza trainante di questo Comune.
Fermi i lavori di rifacimento del litorale di Ponente, fermo il Palazzetto dello sport, fermo il progetto di sviluppo per il Castello di Milazzo, fermo il Risanamento ambientale, ferma la cittadella dello sport, fermo lo sviluppo e il completamento del porto”. Per Pergolizzi Pino è stato l’unico sindaco d’Italia a voler dichiarare il dissesto e il bilancio al Comune milazzese per il vertice del Consiglio mamertino è molto negativo.
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