Messina senz’acqua. Associazioni e partiti: “Accorinti dimettiti”. Organizzata raccolta firme

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La mancanza di acqua che ha caratterizzato l’ultima settimana a Messina, fa registrare delle conseguenze a livello politico e sociale.

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Alessandro Tinaglia, nella qualità di delegato dell’Associazione Adis, di Cittadinanzattiva, della Compagnia del Mezzogiorno, della Federazione dei Verdi, della Federazione Nuova Destra, di Insieme per la Sicilia, di Italia dei Valori, di LabDem Regionale, de L’Alternativa Possibile, de L’Altra Messina, di  reset, di Sicilia Democratica, di Umanesimo e Riformismo e Movimento Consumatori del Sud.

“A seguito delle rimostranze della Cittadinanza causate dall’incredibile incapacità organizzativa di Amam e della Giunta Accorinti abbiamo letto con piacere che anche alcuni Partiti si sono finalmente accorti dell’inadeguatezza di questa Amministrazione e dell’impossibilità che la Città possa resistere altri due anni e mezzo in questa situazione che definire grottesca ci appare un eufemismo.

Cogliamo dunque con compiacimento le iniziative e le dichiarazioni di alcuni Partiti e Consiglieri Comunali, da destra a sinistra, ai quali ci auguriamo se ne aggiungano altri, che hanno anticipato la loro volontà di mettere fine a questa lunga agonia che ha portato i Messinesi a dimostrare, ancora una volta ed al contrario di quanto sostenuto da tanti, una civiltà, una pazienza, una tolleranza ed una compostezza che crediamo si sarebbe tramutata in ben altro in qualunque altro contesto.

Ci auguriamo dunque che la Politica, almeno come la intendiamo noi e fino ad ora assolutamente assente, si assuma finalmente, come accaduto a Roma, la responsabilità di ridare la parola ai messinesi prima che sia troppo tardi.

Pur facendo gli scongiuri è evidente che l’inadeguatezza e le difficoltà create ai cittadini ed agli imprenditori Messinesi dalla gestione della crisi idrica e sanitaria (la seconda consecutiva in un paio di settimane dopo quella dei rifuti) potrebbero apparire ben poca cosa in confronto a ciò che potrebbe accadere nel caso di una vera calamità naturale, altro che un tubo rotto!

Crediamo che qualunque persona di buon senso che avesse davvero a cuore le sorti della città oggi, al posto del Sindaco, farebbe un passo indietro per “incapacità manifesta”.

Cosa che noi gli chiediamo ancora una volta pur avendo constatato che il Suo ego prevalga avendolo visto occuparsi più della sua immagine che non delle emergenze cittadine.

Visti precedenti però non avendo quindi grandi aspettative anticipiamo che, nell’attesa che il Sindaco si pronunci, riproporremo, già da domani, la raccolta firme già avviata da “decide Messina”per chiedere le sue dimissioni facendo girare i moduli ed organizzando una serie di punti informativi.

In tal senso chiediamo ai cittadini, ai commercianti ed ai professionisti, oltre che alle associazioni di ogni genere, di sostenere questa iniziativa democratica”.

Venerdì mattina, alle 10. nella sala ovale di Palazzo Zanca, si terrà una  conferenza stampa nella quale, oltre a chiarire ulteriormente la questione della richiesta delle dimissioni del Sindaco, si discuterà dell’Atm e della discarica di Pace.

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