Messina, la Lega: «Il Consiglio comunale ancora senza ufficio di presidenza, città abbandonata»

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È ancora polemica in Consiglio Comunale a Messina per l’elezione del presidente Nello Pergolizzi, mentre ancora si attende il completamento dell’ufficio di presidenza con la votazione per i vice. A tornare sull’argomento, i consiglieri appartenenti ai gruppi consiliari della Lega: «Una città abbandonata e paralizzata».

Di cosa stiamo parlando? Dopo circa una mese dalle dimissioni di Cateno De Luca da presidente del Consiglio Comunale, si è arrivati, non senza qualche difficoltà, all’elezione al suo posto di Nello Pergolizzi. Elezione, contestata tutt’oggi dall’opposizione, che ha fatto ricorso al TAR circa la possibile invalidità dell’elezione. Oggi, in attesa di responso, arriva una nota, fortemente critica, da parte dei gruppi consiliari della Lega (Prima l’Italia e Salvini Premier), composti dai consiglieri Amalia Centofanti, Giuseppe Villari, Mirko Cantello, Emilia Rotondo e Giulia Restuccia.

«Il Presidente De Luca – scrivono i consiglieri – al momento dell’insediamento è stato eletto a furor di maggioranza, unitamente al suo Vice Sebastiano Pergolizzi. Successivamente, dopo le dimissioni di De Luca, la stessa maggioranza ormai depotenziata non è stata in grado di eleggere un Presidente in modo legittimo, ed in modo illegittimo non ha proclamato l’elezione del Vice Presidente indicato dalle opposizioni sospendendo la seduta».

Al di là della legittimità dell’elezione, i consiglieri della Lega contestano la mancata votazione del resto dell’ufficio di presidenza, che dovrebbe essere composto anche da due vicepresidenti. «Il comportamento di un Presidente autoproclamatosi eletto in maniera illegittima e senza una maggioranza – proseguono –, che non ha tra l’altro proceduto alla proclamazione legittima di un Vice Presidente votato regolarmente dalle forze politiche di opposizione, potendo configurare tra l’altro la fattispecie di cui all’art.323 del c.p., dovrebbe compiere un solo atto di responsabilità per ristabilire gli equilibri istituzionali, in relazione ai principi di trasparenza ed imparzialità della pubblica amministrazione: dimettersi».

«Lo stesso a causa del cattivo esercizio di tale funzione – prosegue la Lega –, ha compromesso il principio di neutralità del ruolo secondo il quale potrebbe essere addirittura revocato. Purtroppo a causa di questi comportamenti, a distanza di mesi, nonostante il tentativo vano di costituire il suddetto ufficio attraverso due successive votazioni, non si è giunti all’epilogo sperato e Messina risulta l’unica città metropolitana che non è riuscita ad eleggere in seno al suo Consiglio comunale l’ufficio di presidenza».

«Il dato politico che emerge – concludono i gruppi consiliari della Lega – è preoccupante in quanto evidenzia la precarietà di un’amministrazione che pur sbandierando i principi di rispetto delle regole, antepone le logiche di potere e gli interessi personali, all’applicazione dello statuto, del regolamento del consiglio comunale e delle normative vigenti».

L’udienza del TAR di Catania in merito alla legittimità dell’elezione di Nello Pergolizzi come presidente del Consiglio Comunale di Messina è fissata al 3 ottobre 2023.

 

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