Qualcuno si aspettava la folla oceanica a piazza Cairoli, la folla vista anni fa con il Fini di Alleanza nazionale. Nello Musumeci, stasera, ha riempito una parte della fascia bassa del Centro, dove a poca distanza doveva dividersi lo spazio con Giovanna Marano, della Sinistra, che sarebbe arrivata dopo la chiusura del comizio del candidato di Destra e Popolo della Libertà. Meno di un migliaio circa per Musumeci, che è giunto alle 19,30 e ha “scaldato” la piazza con in prima fila i candidati messinesi all’Ars. C’era anche il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione, i deputati nazionali e il presidente della Provincia Ricevuto. Dietro, dopo i pidiellini, le bandiere nere missine. Insomma, il Popolo di Destra, a cui Musumeci ha detto subito: “Vogliamo vincere perché si deve voltare pagina. La Sicilia deve voltare pagina, e lo può fare solo con noi”. Poi l’attacco alla Sinistra: “In Sicilia hanno ben capito che danno hanno fatto. Fino a qualche giorno fa la Sinistra ha lottizzato, ma sapete che anche i dirigenti dell’Udc voteranno me perché non credono alla Sinistra. I moderati sono con noi”. Musumeci ha lanciato una speranza ai giovani per la fine del precariato e il rilancio delle attività produttive private. E punta al merito: “Con me, nella Pubblica Aministrazione si entrerà per concorso – ha detto Musumeci – per merito, la scuola non sa insegnare oggi un mestiere ai ragazzi”. Sulla questione morale, la conclusione: “Non sono mai stato sfiorato da un’inchiesta, mai, mai”. Soddisfatto il coordinatore provinciale di La Destra, Silvano Arbuse, che a fine comizio ha detto: “Sarà un successo, questa è la mia prospettiva e siamo convinti che Musumeci ce la farà. Noi lavoriamo per la compattezza del centrodestra, ce la faremo”.
Giovanna Marano, della Sinistra, con accanto i candidati messinesi della lista di Sinistra, si è vista davanti un centinaio di simpatizzanti. Poca gente per l’ex Fiom Cgil, che ha detto chiaro e tondo che votare la Sinistra significa dare un voto libero. E via agli attacchi a Grillo: “Lui ha attraversato a nuoto lo Stretto, ma non è per questo che non realizzeranno il Ponte. Siamo stati noi, con le nostre battaglie, a fermare quest’opera inutile e costosa”. Di Musumeci e Crocetta, la Marano ha detto: “Con loro non cambierà nulla, non votateli, siamo noi la vera alternativa”. Sul programma la Marano ha insistito sui fondi europei, non spesi perché privi di progetti per il rilancio economico, nell’imprenditoria femminile e giovanile, nell’accesso all’Università dei ragazzi meno fortunati. Critiche alla riforma del Lavoro e alle parole della Ministra Fornero sui ragazzi schizzinosi. “Il ricco che insulta il povero” – ha tuonato la Marano.
@Acaffo
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