Il consigliere comunale, in quota Ora Sicilia, Giandomenico La Fauci chiede spiegazioni sulla modifica del regolamento delle morosità di AMAM Messina. «Dopo la seduta in IV commissione, alla presenza dell’intero CdA dell’AMAM, sul tema della riduzione dell’erogazione dell’acqua agli utenti morosi, – scrive l’esponente politico – ho deciso di presentare un’interrogazione per ottenere tutte le risposte che la presidente Bonasera ci ha negato. Mi ritengo, infatti, alquanto insoddisfatto dell’atteggiamento e delle spiegazioni fornite dalla presidente. Il tema è assai delicato, visto che tocca uno dei servizi più importanti per i cittadini: l’acqua».
Il regolamento morosità di AMAM
Nei mesi scorsi il nuovo CdA di AMAM, guidato da Loredana Bonasera, ha modificato la norma riguardante la riduzione dell’erogazione ai condomini che presentavano morosità nei confronti dell’azienda. Prima della modifica, infatti, era possibile per le utenze condominiali ad allaccio unico separare un’utenza con delibera in assemblea e ripartizione del debito tra i vari condomini, con l’utenza separata obbligata a pagare oltre la spettanza deliberata anche il nuovo contratto singolo.
«Un modo, questo, – continua il consigliere Giandomenico La Fauci –, che consentiva all’utente di slegarsi dal condominio e non subire, per esempio, la riduzione dell’erogazione (stabilita dall’azienda per le utenze morose) nonostante fosse in regola coi pagamenti. La modifica voluta, sempre riguardante utenze condominiali morose, trasforma l’iter per il passaggio da utenza condominiale a indiretta. Non bastano più, infatti, i passaggi previsti nel vecchio regolamento ma il condominio in questione, oltre a un piano di rientro del debito, deve presentare una fideiussione allegata allo stesso.
Una complicazione che rende il percorso ancora più tortuoso, dato che in presenza di mancati pagatori diventa ancora più difficile trovare le coperture per la stipula di una fideiussione. Il rischio è, quindi, che l’intera somma venga ripartita su pochi e non sulla totalità. Anzi, quasi un obbligo dato che la riduzione dell’erogazione riguarda l’intero condominio, utenti in regola compresi. Questi, dunque, “pagano” doppiamente colpe di altri. Alla presidente Bonasera avevo chiesto i motivi di tali scelte, ricevendo solo risposte sprezzanti. Le stesse domande le ho riproposte in una interrogazione. Chiedo, inoltre, quali siano state le organizzazioni consultate prima di tale scelta e di poter leggere i verbali. In più, un report dettagliato che indichi la percentuale di riscossioni prima e dopo la modifica del regolamento».
A questo link l’interrogazione del consigliere comunale.
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