L’Udc prova nuovamente ad abolire l’ente Porto. Ma non il Punto Franco che dovrebbe sorgere in un’altra zona portuale di proprietà dell’Authority. Nel corso dell’esame del disegno di legge in materia di riforma dell’ordinamento portuale è stato accolto nell’ordine del giorno del Governo, che si impegna ad approvare quanto previsto, un emendamento presentato dal presidente dei senatori dell’Udc, Gianpiero D’Alia e dai senatori del gruppo Udc, Svp e Autonomie di Palazzo Madama sul “Trasferimento del punto franco istituito nella zona falcata del porto di Messinà. Nello specifico, si legge in una nota, “l’emendamento autorizza il trasferimento del punto franco, istituito con legge 15 marzo 1951, n. 191, dalla zona falcata di Messina ad altra area ricadente nella circoscrizione territoriale dell’autorità portuale della città. Inoltre, la delimitazione territoriale del punto franco, nonché ogni altra disposizione necessaria per la sua operatività, sono definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta della Regione siciliana, formulata dall’Autorità portuale di Messina. Infine – sempre nell’emendamento – le modalità per l’organizzazione e la gestione del punto franco saranno definite in conformità alle disposizioni del codice doganale comunitario. Con l’entrata in vigore della presente legge viene abrogata la legge 15 marzo 1951, n. 191, ad eccezione del primo comma dell’articolo 1”. Il governo Lombardo aveva annunciato ma senza far seguire fatti l’eliminazione dell’ente Porto.
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