Più volte in questi giorni, al Policlinico si sono verificate manifestazioni e azioni di protesta da parte dei lavoratori del Sr ristorazione, intervenuti per esprimere il proprio dissenso rispetto alle scelte operate dall’azienda in materia di fornitura di pasti. Negli ultimi mesi i vertici aziendali hanno incontrato in diverse occasioni i rappresentanti dei lavoratori per ascoltare le loro ragioni. Tuttavia, pur manifestando solidarietà nei confronti dei dipendenti, l’Aou G. Martino “precisa che le azioni intraprese sono frutto di una analisi dettagliata e responsabile che trova come unica motivazione il decreto legge n. 95 del 2012. Una azione, quella messa in atto, che va al di là del semplice concetto di spending review e valorizza prezzi di mercato fissati direttamente dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”, si legge in un comunicato. E spiega: “Non ci possono essere differenze superiori al 20% rispetto al prezzo di riferimento: in caso di scostamento o mancato accordo le Aziende sanitarie hanno l’obbligo di recedere dal contratto senza alcun onere a carico delle stesse. La quota fissata relativa alla giornata alimentare di ogni paziente – 13 € a fronte delle 15 € precedenti – è dunque calcolata sulla base di questi parametri precisi. Decreto legge, il n. 95 del 2012, che di fatto in Azienda ha già determinato tagli significativi sul piano delle risorse: in funzione, infatti, delle azioni economiche che esso dovrà determinare, l’assessorato regionale alla sanità ha ridotto il finanziamento per l’anno 2012 di oltre 800.000 €. La gara è stata strutturata per un affidamento annuale; un segnale di apertura anche rispetto a prospettive alternative che potrebbero definirsi in futuro”.
(64)