Isgrò scrive a Normanno. Ritiene errata l’interpretazione della sua lettera aperta

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isgròL’ex assessore Pippo Isgrò, autore, nei giorni scorsi di una lettera aperta a noi pervenuta e successivamente redatta da Antonio Caffo, il 24 dicembre scorso, così ci scrive:

“Gentile Direttore

“mi corre l’obbligo farle notare che la sintesi fatta dal Sig. Caffo, non è coerente con il contenuto della mia nota. Lo scrivente ha voluto lanciare un grido di speranza senza accusare alcuno in particolare,nè ha inteso colpire le parti politiche ma il garbato attacco è rivolto al Commissario dr. Luigi Croce e ai suoi consulenti. Il titolo dell’articolo non rispecchia la volontà dello scrivente. Le sarei grato, se volesse riportare nella giusta ottica l’esatta interpretazione della notizia.

Grazie,Pippo Isgrò”

 

Per correttezza nei confronti del dottore Isgrò e, nel contempo, di quanto riportato dal nostro redattore, perchè i lettori abbiano piena consapevolezza e possibilità di valutazione della vicenda, pubblichiamo integralmente il testo inviatoci dall’ex assessore Isgrò:

“Cari concittadini,

In democrazia, si opera con quello che offre la realtà, della città da amministrare. Dal 15 Settembre 2012 e cioè dal giorno in cui si è insediato il Commissario Straordinario Dr. Luigi Croce e la sua squadra di esperti anzi mi correggo, consulenti,accolti da tutti ahimè,come se fossero i salvatori della patria. Da quel giorno dicevo, abbiamo convissuto col catastrofismo,col disfattismo e per dirla alla De Filippo, abbiamo vissuto con pane e dissesto. Gli esperti o consulenti che siano, ci hanno comunicato, quasi quotidianamente, notizie allarmistiche che ci hanno rovinato, il periodo che ha preceduto il Natale.”Un Generale che si rispetti, non trasmette paure ai suoi uomini. A mio modesto parere,gli esperti hanno procurato inutili allarmi sociali che hanno distrutto sia il morale dei messinesi che la già asfittica, economia locale. Essi non avevano e non hanno titolo, a rovistare nelle carte comunali per decidere in solitudine e con il parere contrario del Ragioniere Generale, supportato da tutti gli uffici finanziari, sulla orte della nostra città, Già dal giorno del loro insediamento, avevano deciso di volere a tutti i costi dichiarare il dissesto che, di fatto, provocherebbe per i prossimi 15 anni la desertificazione politica, economica e sociale della nostra città e della sua provincia e con ripercussioni nefaste e irreversibili, in tutta la Sicilia. Mentre il Commissario parla ai messinesi, contraddicendosi quasi sempre sul da farsi, con l’aiuto del “Remote Control dei quattro dell’Ave Maria, il circo Barnum della politica sta in silenzio,si defila o peggio, con atteggiamento fino a ieri prono accondiscende, con qualche eccezione, al disegno già quasi reso esecutivo, che entro l’anno dovrebbe portarci al default La politica è assente e non basta pranzare con gli anziani di Casa Serena, per scongiurarne il pericolo di chiusura,ci vuole la volontà politica! I parlamentari Nazionali sono occupati,alcuni per organizzare la truppe cammellate e vincere le primarie del proprio partito mentre altri sgomitano, per conquistare una posizione in “ Pool Position” nei partiti di appartenenza o in nuove disperate costituende formazioni, onde garantirsi l’elezione al Parlamento Nazionale. In città, i rappresentanti del popolo e cioè i Consiglieri Comunali,Provinciali e Circoscrizionali sono un po’ confusi,preoccupati e forse giustamente intimoriti, sia per la presenza di un ex Magistrato, oggi Commissario Straordinario, sia per l’impossibilità di potersi candidare per i prossimi 10 anni, se ci fosse il dissesto. Sembrano i fanti nelle trincee del Carso, rannicchiati e infreddoliti che ogni tanto sparano un colpo per farsi coraggio, sperando che non arrivi la bomba del dissesto. E allora che fare? La città reale,per intenderci quella non rappresentata dalla politica e cioè quella che alle ultime elezioni ha fatto parte del partito degli astensionisti, deve alzare la voce. Ingegneri,avvocati,artigiani, commercianti,studenti,donne e uomini di buona volontà, che non hanno mai chiesto nulla alla Politica e che non hanno obblighi morali e materiali con la classe dirigente attuale, devono auto convocarsi in assemblea permanente, per chiedere al sig. Commissario cosa intende fare. I cittadini vogliono che si eviti il dissesto, per iniziare un percorso politico,sociale e amministrativo virtuoso e affrontare la risalita, in attesa della prossime elezioni amministrative. Per cortesia,mi raccomando, niente programmi megagalattici: prima bisogna risanare i conti comunali, rilanciare e garantire le società partecipate, supportare e rilanciare le politiche sociali e riorganizzare le risorse umane comunali. In conclusione, portiamo fuori dal coma profondo la città e rimettiamola in piedi e dopo, si potrà pensare a tutto il resto. Bisogna far presto cari concittadini,il commissario ha schiacciato il bottone e il conto alla rovescia è iniziato e l’implosione, è prossima. Speriamo che il Signore lo illumini per togliere la mano dal pulsante e salvare Messina. Buon Natale a tutti

Pippo Isgrò”

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