Incontri elettorali a Messina. Micciché sollecita meno “tagli” in bilancio e meno burocrazia, Carmelo Briguglio vuole dimezzare le indennità dei parlamentari

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micciche-gianfrancoQuesta mattina all’hotel Royal è stata presentata la lista Fli- Nuovo Polo per la Sicilia, alla presenza del candidato alla presidenza della Regione del Nuovo Polo , Gianfranco Miccichè, (in prima fila, tra gli altri, l’assessore regionale Daniele Tranchida e il direttore generale dell’ospedale Papardo-Piemonte, Armando Caruso). “Nella scelta dei nostri candidati abbiamo applicato rigidamente il codice etico, sono tutte persone perbene oltre che competenti”, ha sottolineato Carmelo Briguglio (coordinatore regionale di Fli e capolista a Messina), dicendosi molto fiducioso sul risultato: “Ritengo che gli elettori ci premieranno, consentendoci di superare il 7 per cento dei consensi in Sicilia e di avvicinarci al 10 in provincia di Messina”. Micciché ha detto “La mia riforma della burocrazia, che porterà al passaggio dal sistema delle autorizzazioni a quello del controllo, sarà la pietra angolare dell’azione di governo. Meno burocrazia e più controlli si tradurranno in maggiore libertà per i nostri imprenditori e gli investitori. È così che agiremo e non certo tagliando posti di lavoro”. 
Durante il suo intervento Briguglio ha anzitutto spiegato le ragioni della propria candidatura:  “Ci sono momenti in cui l’allenatore deve giocare in prima persona. Siamo testimoni di un momento politico di passaggio storico che necessità assunzione di responsabilità ed esiste un solo modo per riappropriarsi della nostra dignità politica: le preferenze. È la strada per riformare anche la legge elettorale nazionale. Non avrei avuto certo difficoltà ad ottenere alle prossime elezioni nazionali una candidatura blindata, ma intanto ho deciso di scendere in campo in prima persona e misurarmi con il giudizio della gente, con una lista di persone perbene, oneste, capaci, al di sopra di ogni sospetto. Lista che rappresenta l’immagine di un partito giovane, leale, senza finanziamento pubblico”. Poi il coordinatore regionale di Fli ha lanciato una proposta: “Si potrebbero ridurre le indennità dei parlamentari anche sino al 50 per cento, mettendo a disposizione del deputato strutture e personale già in servizio presso le pubbliche amministrazioni e quindi senza costi  aggiuntivi per la comunità”.

 

@Acaffo 
 

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