Dopo MessinAmbiente anche i ritardi nel pagamento degli stipendi dei comunali “infuocano” il clima a Palazzo Zanca. Questa mattina il commissario Luigi Croce ha incontrato i sindacalisti di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Diccap e Csa Silpol. Gli impiegati dovevano percepire il 27 scorso la mensilità di settembre. Dovranno pazientare – come i netturbini di MessinAmbiente – almeno fino a fine mese, quando dovrebbero arrivare dallo Stato 8 milioni di euro circa. Il problema sarà poi, nel periodo ottobre-dicembre, perché gli incassi successivi per erogare i salari sono legati all’Imu, che sarà percepita nel periodo natalizio. I sindacati hanno così richiesto a Croce di poter calendarizzare gli impegni di spesa per gli stipendi. Saro Contestabile, della Fp Cisl, ha detto: “siamo in uno stato di emergenza ma la situazione non è gravissima se arriveranno le risposte dallo Stato e dagli incassi dell’Imu”. Di contro, Clara Crocè, della Fp Cgil, è più preoccupata: “Siamo al baratro”. Pippo Gemellaro del Silpol: “Il commissario Croce, martedì prossimo, illustrerà il piano finanziario per far fronte alle varie richieste. La situazione è molto delicata”. Sono in 4000 circa, compresi i lavoratori delle società partecipate del Comune, a reclamare gli arretrati. Per non parlare di tutto l’indotto, in testa i Servizi sociali, che ruota attorno l’amministrazione comunale. L’Esperto alle società partecipate del Comune, Nino Dalmazio, all’uscita dall’incontro, non ha voluto dire nulla. Il clima è molto “teso” perché negli ultimi anni non si era mai arrivati a questa condizione e l’eredità di Croce al Comune è divenuta molto “pesante”.
@Acaffo
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