Il tempo passa e la spazzatura sulla ss 113 rimane: la denuncia di Biancuzzo

Pubblicato il alle

2' min di lettura

Di spazzatura, a Messina, si parla da anni. Di rifiuti accatastati ai margini delle strade anche. La strada statale 113, quella che collega la città ai piccoli borghi marinari, non fa eccezione. Le denunce dei consiglieri di quartiere, primo fra tutti Mario Biancuzzo, consigliere della seconda circoscrizione, sono una costante.

“A ridosso dei cassonetti, ormai vetusti, logorati, puzzolenti e aperti, sono accatastati rifiuti di vario tipo. Una pessima cartolina offerta ai numerosi turisti e vacanzieri che percorrono la statale 113/dir per raggiungere i luoghi di villeggiatura di Orto Liuzzo, Rodia, Marmora, San Saba, Acqualadrone, Tono, Mortelle”, questo scrive Mario Biancuzzo, in merito ai cumuli di spazzatura presenti lungo una strada che, in periodo estivo, è molto frequentata.

“Bisogna precisare che i cittadini sono costretti a depositare i sacchetti fuori dai cassonetti, perché stracolmi e insufficienti – continua Biancuzzo -. I cassonetti che vengono eliminati non vengono più rimpiazzati con altri nuovi e quei pochi rimasti, che non sono a norma di legge, sono aperti, puzzolenti e fatiscenti”.

Pericolosi su più fronti i rifiuti accatastai, sia da un punto di vista strettamente igienico, sia per la sicurezza stradale. Infatti, precisa il consigliere Biancuzzo: “I cassonetti non sono disinfestati come dalle norme vigenti. I cittadini residenti in un complesso in località Campanella – conclude il consigliere – hanno difficoltà a immettersi sulla strada statale 113/dir perché la visuale è coperta dalla spazzatura”.

(158)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.