È giunto il momento per i piccoli laboratori di analisi di allentare la tensione che li aveva tenuti in scacco. Il Tar ha, infatti, bocciato, con una chiara sentenza, il decreto emanato dall’Assessorato della Sanità, secondo il quale le strutture private convenzionate che, alla data del 31 dicembre 2012, non avessero raggiunto la soglia minima di 100.000 prestazioni, non avrebbero più potuto erogare servizi per conto della sanità regionale. Esulta di fronte a questo risultato, il vice presidente del Pd all’Assemblea della Regione siciliana, Franco Rinaldi, che si era occupato di ricevere i ricorsi e le lamentele dei piccoli laboratori, entrati in crisi di fronte a una decisione così discriminante. A tal proposito, queste sono state le parole di Rinaldi: «Il Tar ha opportunamente riconosciuto il mancato rispetto dei tempi tecnici richiesti per l’adeguamento al decreto. Inoltre, essendo ormai un Governo dimissionario, questo deve attenersi all’ordinario, così come ha sottolineato la sentenza. Auspichiamo, dunque, che l’assessore alla Sanità non decida di ricorrere, a sua volta, al Cga, concentrando, piuttosto, le sue energie alla buona amministrazione di questo ultimo scorcio di Governo». Alla luce dei fatti, tutti i piccoli studi d’analisi potranno riprendere la loro normale attività lavorativa, finalmente liberi dallo spettro di una possibile chiusura per il mancato raggiungimento di un numero minimo di prestazioni.
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