L’ex assessore ai servizi cimiteriali, Elvira Amata, si esprime in merito a quanto si è detto in questi giorni sulla situazione in cui versa il deposito del Gran Camposanto e dice: «Mi duole constatare che trascorsi soltanto due mesi e mezzo dalle mie dimissioni da assessore al ramo, la situazione sia precipitata in modo così brusco e indecoroso per la Città. Sento forte il rammarico per quanto sta accadendo e al tempo stesso nutro il timore che la mole di lavoro espletata dal mio assessorato nell’ambito cimiteriale rischi di essere vanificata». L’ex assessore si è soffermata sui progetti mirati alla restituzione del decoro svolti da suo assessorato e riguardo alla disponibilità di posti dice: «Già nel mese di agosto 2011 era stato effettuato un intervento decisivo nel deposito del Gran Camposanto che ha eliminato la condizione di degrado in cui versavano i locali, sia dal punto di vista ambientale che igienico sanitario. Stessa attenzione è stata rivolta ai cimiteri suburbani con interventi di recupero. Per ciò che riguarda l’inaccettabile affollamento del deposito, tengo a precisare che già da maggio 2012 si poteva contare sulla disponibilità di 400 celle nel muro Est del Gran Camposanto, 60 al cimitero di Santa Lucia e 90 in quello di S. Stefano Briga. Evidentemente c’è stato un rallentamento nelle procedure di assegnazione che non può essere imputabile al personale dipendente, del quale ho potuto verificare l’impegno e la dedizione, ma più verosimilmente a una carente organizzazione del lavoro». Elvira Amata parla di scarsa attuazione e conduzione dei progetti e degli appalti messi in cantiere, con non poche difficoltà: «Mi riferisco al cimitero di Castanea (11.290 posti disponibili) per il quale gli uffici tecnici dovrebbero procedere con celerità alla realizzazione del progetto esecutivo e il conseguente appalto, prevedibile anche a stralci. Ma se non c’è certezza sulla possibilità di utilizzare i fondi è chiaro che non si può nemmeno pensare alla gara d’appalto. Stesso discorso vale per il cimitero di Faro Superiore (3.910 posti) per il quale si attende il progetto esecutivo per poi mandarlo in appalto. Per quanto riguarda il cimitero di San paolo Briga (2.779 posti) manca l’approvazione della Conferenza provinciale cimiteriale. Di fondamentale importanza è l’ampliamento della Piramide al Gran Camposanto (3.600 posti) per il quale è in fase di completamento il progetto esecutivo e, se non si perderà tempo oltremodo, entro fine anno potrebbe andare in gara d’appalto. Evidenzio infine con disappunto, e anche preoccupazione, ― prosegue ― il blocco dei lavori al cimitero di San Filippo (dove potevano essere subito disponibili 690 posti circa) dovuto al mancato pagamento della ditta esecutrice. Un dato anch’esso inaccettabile in quanto i fondi derivanti dai ricavi dei posti salma dovrebbero essere comunque disponibili, perché vincolati (non spendibili altrove) al capitolo cimiteri. Ma comprendo perfettamente quali difficoltà la Città sta vivendo dal punto di vista economico,aggravata dai limiti imposti dal patto di stabilità, una legge che penalizza i comuni e certamente non aiuta il processo di sviluppo di un territorio come il nostro». Amata infine auspica che il forno crematorio, che potrebbe risolvere una parte dei problemi legati alle sepolture, possa essere al più presto realizzato, senza ulteriori ritardi, nell’interesse dell’intera comunità cittadina.
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