Definirlo cordiale è dire poco. Un prefetto “perfetto”, almeno nel rapporto con la Stampa, quello che stamani ha salutato i giornalisti messinesi, chiamati a raccolta dal segretario dell’Assostampa, Peppino Gulletta, per conoscere Stefano Trotta, nuovo prefetto di Messina,ma lo è già stato di Catania e Trapani. Cosentino, 59 anni, Trotta ha resistito con il sorriso sulle labbra all’assalto dei cronisti di Messina e provincia. Alla raffica di domande, quasi tutte accentrate su vertenze, carenze, e problematiche varie messinesi,prima fra tutte il rischio default, il neoprefetto ha risposto, semplicemente, e unicamente: ” Fatemi conoscere la città e potrò rispondere”. Della Sicilia ha detto: ” Ha un vasto patrimonio culturale, ma anche debolezze e complicazioni. Occorre un rinnovamento che tocchi vari punti, anche quello morale”. Trotta si è detto sistenitore del lavoro sinergico che deve intercorrere tra le varie istituzioni. “Insieme” deve essere la parola d’ordine per il bene comune. ” La Prefettura- dice- deve essere il punto di riferimento per la popolazione. Specialmente in questo momento storico, in cui la politica ha perso di credibilità- ha aggiunto Stefano Trotta – la prefettura deve rappresentare il tavolo neutro di discussione”. Messina? Mai vista prrima, se non nella sua veste migliore: dallo Stretto su un traghetto dopo aver lasciato Trapani.E vedeva proprio il palazzo del Governo nel quale da qualche giorno si è insediato. Buon lavoro signor Prefetto!
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