Il Megafono condivide la candidatura di Cerreti (Mli) alla Presidenza della provincia regionale

Pubblicato il alle

2' min di lettura

cerreti-roberto-01aProposte serie e concrete. Ecco cosa chiede la direzione del movimento Il Megafono, dopo un’attenta osservazione della crisi in cui versa la città a causa della cattiva gestione portata avanti dagli Enti locali. Il Megafono punta «sull’opportunità di individuare soggetti e professionalità idonee per trasformare l’attuale spirito di contestazione con proposte serie e concrete che blocchino “l’inarrestabile scivolamento degli Enti pubblici messinesi nel baratro del dissesto e del fallimento sociale”». Soddisfatti per l’attenzione dimostrata dal presidente Crocetta per il territorio di Messina, con lo stanziamento di 40mln di euro, dal movimento fanno sapere che «si tratta comunque di un piccolo segnale rispetto alla grave e grande criticità che attraversa il nostro Comune». «Apprendiamo dalla stampa ― dice Giuseppe Ardizzone, coordinatore provinciale ― la disponibilità alla candidatura alla Presidenza della Provincia Regionale di Messina, per le prossime elezioni provinciali del 2013, del Consigliere Provinciale di “Liberi Insieme”,  Roberto Cerreti, comprendendo finalmente le reali ragioni che lo hanno indotto alle scorse regionali a rinunziare all’opportunità di essere candidato tra le fila della Lista del Governatore Crocetta, preferendo evidentemente un impegno che partisse dalla base del nostro territorio e quindi dalla possibilità di scommettersi per l’Ente intermedio più rappresentativo delle esigenze delle diverse popolazioni del messinese». Per questo continuano: «Esprimiamo pertanto come direzione del Movimento il Megafono messinese, in piena sintonia e a nome anche del Governatore Rosario Crocetta, soddisfazione e condivisione  per l’atto di coraggio del Consigliere Cerreti di immolare la propria storia e competenza in favore di un territorio che necessità realmente di puntare sul nuovo, stipando definitivamente in fondo al pozzo dei ricordi, o meglio dire degli incubi, tutti coloro che rappresentano e hanno rappresentato, negli ultimi vent’anni, una gestione sicuramente discutibile e allegra della Cosa pubblica nel messinese».

(99)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.