Il presidente del comitato cittadino “Patti città viva”, Massimiliano Mannelli, scrive una lettera aperta al Consiglio comunale e all’Amministrazione di Patti sottolineando quanto la differenza per una buona gestione amministrativa non sia solo il frutto di un cambio della guardia delle persone che presiedono a tale gestione ma diretta conseguenza di progetti concreti, in linea con le necessità del territorio. Mannelli scrive: «Apprendiamo dagli organi di informazione e di stampa di tentativi in atto, in seno alla maggioranza, volti a variare la compagine degli assessori e/o allargare il sostegno alla giunta. Ora, posto che andare a stravolgere la volontà degli elettori “inciuciando” con altre forze politiche, non è proprio quello che ci aspettiamo, qualora la cosa dovesse concretizzarsi, gradiremmo conoscere quali siano i programmi che questa amministrazione intende portare avanti anche con un ipotetico consenso allargato. Da qualche tempo circolano nomi di nuovi assessori che dovrebbero sostituire gli attuali, come se il problema fossero le persone. Evidentemente non siamo stati abbastanza chiari nei nostri precedenti interventi. Ribadiamo allora, ancora una volta, che non sono gli uomini che fanno la differenza, bensì le idee e i progetti. Alla base di un buon governo deve esserci una progettualità diffusa e un piano di sviluppo e di recupero economico e sociale del territorio. Diversamente ogni ulteriore manovra e/o alleanza fine a se stessa, finirà col far naufragare il paese che già naviga in acque agitate. Pertanto, invitiamo tutti, maggioranza ed opposizione, a lavorare nell’interesse della collettività e non di singoli gruppi o entità circoscritte; è la città che ve lo chiede, quei cittadini verso i quali avete prestato giuramento di operare e “di adempiere le vostre funzioni con scrupolo e coscienza nell’interesse del bene Comune in armonia agli interessi della Repubblica e della Regione”. Agire nell’interesse collettivo per un buon andamento e una gestione produttiva della casa comune. Questo deve essere il vostro imperativo e questa consapevolezza dovrebbe accompagnarvi nel cammino politico intrapreso. Le beghe di palazzo e le fazioni politiche non aiutano il paese. Operate e giudicate il governo della città sui progetti e sulle intenzioni, non sono le maggioranze che cambiano il destino della comunità. Riguardo l’amministrazione cittadina e il Sig. Sindaco, se avete un programma di sviluppo serio e credibile non dovete cercare maggioranze alternative, il buon senso e la responsabilità dei singoli consiglieri vi sosterranno nel vs cammino a prescindere dalle appartenenze».
(66)