I dipendenti di Azione Sociale a Palazzo Zanca, contro la chiusura di Casa Serena, mostrano lettere di licenziamento

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comuneCooperazione in “subbuglio”. Questa mattina a Palazzo Zanca si è presentato un gruppo di dipendenti della cooperativa Azione Sociale che gestisce Casa Serena, il Centro per Anziani che per carenze igienico-sanitarie il commissario del Comune Luigi Croce ha deciso di chiudere. Un centinaio di anziani dovranno essere trasferiti, un centinaio di dipendenti perderanno il posto. I segretari di Fp Cgil, Fps Cisl e Uil attendono che Croce li convochi per un incontro dopo aver fatto richiesta. Ma la notizia è che molte cooperative, come Nuova Presenza, Azione Sociale, Faro 85 e Nuove Solidarietà hanno inviato al personale le lettere di licenziamento in vista della mancata redazione dei nuovi bandi che per mancanza di fondi l’amministrazione comunale non può appaltare. E dunque il numero di operatori sociali che nei prossimi mesi non avrà più lavoro è molto più alto, centinaia su centinaia. “Tra mercoledì e giovedì – ha dichiarato questa mattina Clara Crocé, segretaria della Fp Cgil – si fermeranno tutte le cooperative, si fermeranno tutti i servizi sociali, il commissario Croce non ha capito che non può fare il ragioniere, non può procedere solo a tagli lineari”. Le cooperative, senza servizi, “abbatteranno” sui lavoratori la cessazione delle attività. Questa mattina i dipendenti che si occupano di Casa Serena come di assistenza domiciliare o trasporto ai disabili hanno mostrato le lettere di licenziamento. Una nuova “grana” per il Comune dopo quanto già visto con l’Atm. I dipendenti di Casa Serena si sono “divisi” in presidio tra la struttura di Montepiselli e il municipio.

@Acaffo

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