Nel 2008 era stato il primo consigliere di Quartiere per numero di voti. Con 954 preferenze, se mantenute anche nel 2013, il consigliere della Terza circoscrizione Libero Gioveni, un passato nel Pd e oggi all’Udc, non avrebbe problemi. Ma cosa pensa della riduzione voluta dal commissario del Comune Croce che intende far scendere da 18 a 8 i componenti del consiglio nei sei Quartieri “mandando a casa” 60 esponenti politici su 108?. “Ritengo la riduzione senz’altro necessaria – scrive Gioveni – soprattutto nell’ottica del contenimento della spesa, anche se oggettivamente la riduzione a 8 la ritengo troppo drastica e certamente minacciosa sui principi di rappresentatività popolare”. “La scure sui costi della politica – prosegue Gioveni – dovrebbe abbattersi anche e soprattutto in altri settori anche meno esposti (consigli d’amministrazione, incarichi vari, nomine, consulenze). Inoltre la riduzione dovrebbe essere bilanciata con l’attribuzione dei poteri delegati alle Circoscrizioni, perché se così non sarà, non avrebbe nemmeno senso mantenerli anche con soli 8 consiglieri. Che si abbia il coraggio di sopprimerli e basta. Ma ciò non deve assolutamente accadere”.
Gioveni ritiene che “le Circoscrizioni, se ben strutturate, rappresentino una risorsa nella gestione della macchina amministrativa comunale e l’elezione diretta del Presidente, prevista dalla legge regionale n. 6 del 5 aprile 2011, è già un piccolo passo avanti per avviare l’iter della tanto auspicata riforma del nuovo decentramento amministrativo”.
@Acaffo
(88)