Pino Foti, segretario generale di Filt Messina, interviene nel dibattito sul futuro delle aree Fs cittadine inutilizzate evidenziando un concetto chiave: «Le aree in questione sono patrimonio di Rfi e, come tali, possono solo essere alienati sul libero mercato o essere al centro di protocolli misti Fs/Comune/Regione per un loro comune e reciprocamente proficuo impiego». Per Foti, è inutile scomodare i deputati per richiedere la revoca parziale della concessione della aree a Fs. Quelle aree sono nel patrimonio dell’azienda pubblica e l’unica concessione che esiste riguarda il trasporto ferroviario a Messina. «Ci auguriamo che, allo stato attuale, non ci sia alcun atto – prosegue Foti − con cui l’amministrazione comunale dispone di un’area che non è di sua proprietà». Foti evidenzia come anche «a Messina l’amministrazione precedente avesse avviato alcuni accordi con Fs per il ridimensionamento dei binari e per l’ubicazione della nuova stazione, ma a parte le discussioni Fs rimane proprietaria delle aree e non c’è nessun impegno né a reinvestire gli utili né tantomeno a salvaguardare impianti come l’Ogr che Fs vuole chiudere. L’amministrazione comunale, sebbene commissariata, ha finalmente l’opportunità – conclude il segretario − per intavolare con Fs un progetto societario non meramente speculativo che coniughi profitti per l’azienda con uno sviluppo utile a Messina, al miglioramento del sistema ferroviario e la tutela dei posti di lavoro».
(59)