«I giallorossi risolleveranno il Sud con 3 miliardi di euro… forse» con queste parole Elvira Amata si scaglia contro il governo nazionale e commenta la quantità di fondi ordinari messi a disposizione per i territori meridionali della Penisola. Nel mirino dell’Onorevole di Messina finiscono in particolare i ministri per il Sud che si sono succeduti nel corso degli anni che accusa di aver pronunciato solo «spot vuoti o, per meglio dire, bugie belle e buone».
«Su un totale disponibile di 52,2 miliardi di euro per l’anno in corso – scrive la deputata ARS (Assemblea Regionale Siciliana) Elvira Amata –, le somme oggetto di potenziale redistribuzione sui territori sarebbero 9 miliardi di euro; e la quota destinata al Sud solo un terzo di questi. Ma grazie! Questione meridionale risolta».
Non solo. «Dai report della Commissione speciale Statuto che presiedo si evince chiaramente come la soglia obbligata (non una gentile concessione, si badi) del 34% d’investimenti ordinari al Meridione non sia mai stata neanche lontanamente sfiorata. Ma se anche, improvvisamente, si arrivasse a colmare i gap, abbiamo il dovere di segnalare che gli annunci trionfali che ci hanno proposto in questi anni i Ministri per il Sud erano solo spot vuoti o, per meglio dire, bugie belle e buone».
Per come riferito dall’Onorevole Amata il rapporto dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio dedicato alla politica finanziaria 2020 mostrerebbe come i fondi in questione sarebbero indirizzati soltanto ad Anas e Ferrovie. Questo, commenta, giusto quando «leggiamo che il Ministro dei Trasporti annuncia investimenti per 3 miliardi di euro relativi ad interventi che riguardano il mezzogiorno. Il tutto senza riferimenti alla Sicilia di cui si è totalmente dimenticata».
In conclusione, Elvira Amata sottolinea come si stia parlando di fondi che sono stati stanziati ma che non è detto vengano poi erogati. «Ipotesi – aggiunge – da non escludere vista la mancanza di strumenti, poteri e risorse, in seno agli enti territoriali, necessari per coordinare e sviluppare adeguatamente i programmi delle amministrazioni. Insomma, i giallorossi mentono sapendo di mentire e credendo di avere come uditorio un pubblico di ignoranti che si beve la qualunque».
Infine, l’ultima stoccata al PD e al Movimento 5 Stelle: «Una menzogna la loro che hanno iniziato a costruire durante il governo Renzi, proseguita sotto Gentiloni e portata avanti brillantemente nel Conte I e II. La presa in giro a trazione Pd/5Stelle è uno dei fattori di maggiore equilibrio tra i due partiti che, infatti, rappresentano una straordinaria alleanza. Finalmente hanno fatto cadere le maschere e portato alla luce le proprie totali uguaglianze. Pensare che i pentastellati dicevano di essere i principali nemici dei democratici e volerne smantellare la politica affaristica e inconcludente: non solo ne sono divenuti spalla ma, dimostrandosi anche peggiori di loro, sono riusciti persino a resuscitarli. Ovviamente a scapito del Paese e, nettamente del Meridione».
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