«Apprezziamo il fatto che il neo assessore Bartolotta non ha voluto perdere tempo, e ha subito voluto incontrare i vertici delle aziende del gruppo Fs, ma prima di giungere alla stipula di qualsiasi accordo di programma è necessario, così come ribadito nel corso dell’audizione della commissione “Ponte”, un confronto con la città e il sindacato». Questo il commento di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti in merito a quanto dichiarato da Bartolotta. «Gli interventi sulle aree Fs dismesse, e il ridisegno di parti importanti della città, sono azioni importantissime in direzione dello sviluppo e del lavoro che non possono che trovare d’accordo il sindacato, ma i progetti di massima, esitati finora dal confronto tra il Comune di Messina e Fs, si basavano tutti sull’avvento del Ponte, e quindi ― sottolineano i sindacati ― sul ridimensionamento del sistema ferroviario e della stazione di Messina a semplice stazione di transito. La differenza è tutt’altro che trascurabile dato che a Messina, porta della Sicilia, il sistema dovrebbe garantire invece le manovre necessarie a comporre i treni, e dunque se si pensa che il solo fascio binari viene ridotto da 28 a 5 binari si comprende facilmente come in questo modo siano a rischio le operazioni, gli impianti e i conseguenti servizi e posti di lavoro». I sindacati insistono sul fatto che si debbano valutare seriamente gli interventi da realizzare per il rilancio di Messina, della sua economia e del lavoro. «L’assessore Bartolotta ― concludono ― parte bene e la presenza del Governo Regionale è per noi indispensabile, ma prima si attivi un confronto regione, comune, azienda e sindacato, sarà utile per comprenderne di più e, soprattutto, gioverà agli interessi della città».
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