caterina chinnici candidata pd alle primarie per le elezioni regionali 2022 in sicilia

Un assessorato per i giovani: la prima proposta del programma di Caterina Chinnici

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Caterina Chinnici annuncia alcuni punti del suo programma. La candidata del centrosinistra alle elezioni regionali 2022 in Sicilia ha partecipato a una riunione con Movimento 5 Stelle e Lista Cento Passi nella quale ha anticipato che un suo eventuale governo regionale sarebbe pronto a instaurare un assessorato per i giovani, facendo inoltre partire uno snellimento degli altri assessorati e lavorando anche a una riforma per i consorzi di bonifica.

L’alleanza tra il Pd e il M5S ha già incontrato degli ostacoli durante questa fase della campagna elettorale. A tenere alta la tensione tra le due forze politiche è stato lo stesso tema che ha portato alla caduta del governo Draghi: il no alla costruzione di nuovi inceneritori. «Nella riunione – si legge in una nota dei pentastellati – sono stati discussi i punti fermi richiesti dal M5S e dalle altre forze della coalizione, come la contrarietà agli inceneritori dei rifiuti e l’apertura a nuove forme di gestione vicine all’economia circolare, o ancora una sanità più vicina ai cittadini».

«Sulla base dei contributi forniti dai partiti – ha detto Chinnici a margine del secondo vertice di coalizione – per la stesura del programma, ho predisposto una prima sintesi che è stata discussa e consegnata e sulla quale i partiti faranno nelle prossime ore le ulteriori valutazioni».

Il dialogo tra Caterina Chinnici e il Movimento 5 Stelle per le regionali 2022, tutt’altro che semplice nelle ultime settimane, deve aver portato anche alla risoluzione della controversia sul simbolo. I 5 Stelle, infatti, si erano detti contrari alla presentazione del simbolo della lista civica con su scritto il nome della candidata, ma l’europarlamentare dem è andata avanti lo stesso. I tempi tecnici per lo strappo ci sarebbero (il 25 agosto va finalizzata la composizione delle liste), tuttavia una rottura porterebbe al caos in tutta l’area di centrosinistra e faciliterebbe la vittoria al centrodestra, scenario che vorrebbero evitare sia dentro al Movimento sia nel Partito Democratico.

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