Degrado al cimitero di Cumia. E c’è il dubbio sul corretto smaltimento di rifiuti post esumazione

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A Messina, su tutto il territorio cittadino, regna ormai il degrado e i cimiteri non fanno certo eccezione. Il consigliere comunale Claudio Cardile, insieme ai consiglieri della III Circoscrizione Trino e Sciutteri,  segnala le vergognose condizioni in cui versa il cimitero di Cumia, sottolineando inoltre un grave rischio igienico – sanitario per i cittadini che vanno a trovare i loro cari defunti. Malfunzionamento dell’impianto idrico, scale rotte, sterpaglie ed erbacce che coprono addirittura le lapidi, cassonetti per l’immondizia stracolmi che emanano un odore nauseabondo, presenza di insetti. Un quadro desolante reso ancor più insopportabile dalle torride temperature che caratterizzano queste settimane.

Ma c’è di più. Attraverso una segnalazione di un cittadino, Cardile, Sciutteri e Trino sottolineano uno smaltimento anomalo dei resti prodotti dalle operazioni di esumazione ed estumulazione dei cadaveri.

“A pochi passi dal cellario – spiegano i consiglieri –  abbiamo trovato scritto su parecchi sacchi di liuta bianchi incustoditi: rifiuti urbani da esumazione ed estumulazione. Resti umani? Vogliamo augurarci di no. Probabilmente resti di casseMa è lecito domandarsi: è quello il luogo giusto per lo stoccaggio? Quel materiale non ha contenuto/è venuto a contatto con resti umani? E’ questo il modo giusto di smaltirlo?”.20150806_091505

A tal proposito i tre rappresentanti politici citano la legge. “L’art. 12 , comma 3 del D.P.R. N.254 del 15 Luglio 2003 recita che i rifiuti da esumazione ed estumulazione possono essere depositati in apposita area confinata individuata dal comune all’interno del cimitero. Ma l’area in cui si trovano nel cimitero di Cumia è a pochi centimetri dalle tombe,  non delimitata, quindi accessibilissima a chiunque”.

Cardile, Trino e Sciutteri si rivolgono quindi al sindaco Accorinti e all’assessore all’Ambiente Ialacqua affinché si intraprendano tutte le azioni necessarie al fine di ripristinare le dovute condizioni di salubrita’, sicurezza, decoro, civilta’ e legge presso il suddetto cimitero.

 

 

 

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