Debito Messinambiente, Ialacqua: ” Nulla è cambiato, situazione grave come prima”

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E’ bufera sul Comune di Messina, dopo che ieri il Tribunale ha rigettato la richiesta di sospensione del debito, che l’Amministrazione comunale aveva presentato dopo la maxi cartella esattoriale di 29 milioni di euro,  recapitata lo scorso anno da “Riscossione Sicilia”.

A Palazzo Zanca è in corso una riunione con  i vertici di Messinambiente, accompagnati dai loro legali, per fare il punto sulla situazione, ma l’assessore competente Daniele Ialacqua, da noi intervistato a proposito della paventata ipotesi di fallimento, getta acqua sul fuoco: ” L’ipotesi fallimento non è una novità – spiega Ialacqua – è partita dal 2012, quando Messinambiente è stata messa in liquidazione con un fardello di debiti di cui oggi ci chiedono il conto.  Questi 30 milioni di pignoramento – prosegue l’Assessore –  riguardano mancati pagamenti dal 2007 2012, ma è strano che lo stesso Stato che ci consente di inserire nel piano di riequilibrio 32 milioni di euro necessari ad estinguere il debito di Messinambiente, tramite la Regione, invece,  ci imponga di pagare subito i 30 milioni”.

Secondo Ialacqua la grana Messinambiente non graverà sulla costituzione della nuova “MessinaServizi bene comune”, che dovrà gestire il servizio rifiuti: “la società si può e si deve salvare – afferma l’esponente della Giunta –   ho parlato coi revisori dei conti, che a breve daranno il parere definitivo, poi la delibera passerà al Consiglio comunale per l’approvazione. I tempi ci sono per passare subito alla nuova società, dobbiamo accelerare, per evitare problemi”.

Per quanto riguarda l’ipotesi fallimento della partecipata, Ialacqua afferma: ” Non è detto che venga dichiarato il fallimento perchè adesso la pratica passerà al Pubblico Ministero, che valuterà  ed eventualmente avvierà  la richiesta di fallimento, ma ancora il procedimento è  in corso. Attualmente – conclude – non è cambiato nulla, la situazione è grave come prima”.

 

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