Dal 20 dicembre si fermerà il servizio di mensa scolastica. A casa 95 lavoratori. La denuncia della Filcams Cgil

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mensaOggi La Cascina, la ditta che a seguito dell’aggiudicazione della precedente gara d’appalto gestisce il servizio di refezione scolastica, ha avviato le procedure di mobilità per i 95 lavoratori a partire dal 20 dicembre. Quando cioè scadrà la proroga, essendo l’appalto formalmente scaduto già lo scorso maggio, e utenti (gli alunni delle scuole del Comune di Messina) e lavoratori resteranno gli uni senza pranzo, gli altri senza lavoro. Lo denunciano Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi della Filcams, la categoria della Cgil che segue il settore. «Si apre una vertenza grave che dipende dai problemi economici finanziari del Comune ma che mette da un lato in ginocchio 95 famiglie e dall’altro lascia senza il servizio mensa centinaia di bambini che in casi estremi, potevano contare su un pasto completo al giorno solo grazie al servizio mensa». La Cascina, che finora ha sempre pagato regolarmente i lavoratori, denuncia intanto il mancato pagamento da parte del Comune di fatture per oltre 240mila euro. «Al di là dei problemi economici del Comune, questa vertenza nasce dalla mancata indizione della gara che avrebbe dovuto avvenire la scorsa estate − spiegano Garufi e Lucchesi −. La mancata approvazione del bilancio da parte del Consiglio comunale ha bloccato qualunque impegno di spesa e, di conseguenza, anche quello relativo al servizio di mensa. Resta il fatto grave che la comunità messinese, a causa dei gravi problemi che sta vivendo il Comune in questa fase, verrà ora privata di un ulteriore servizio fondamentale».

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