Ha definito “scema” Giovanna Marano, candidata presidente della Sinistra, per aver detto “Mai con Crocetta”, e ricordato l’intervento della magistratura sul rischio condizionamento mafioso delle prossime regionali. Rosario Crocetta, candidato presidente della Regione di Pd e Udc, è tornato oggi pomeriggio a Messina, accolto dal gruppo del deputato regionale uscente del Pd Filippo Panarello e dal segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli. “La Marano ha detto “Mai con Crocetta” e io rispondo che è una scema. La Sinistra da tempo non riesce a stare unita, avevamo questa possibilità ma non c’è stato nulla da fare e non da parte mia”. Sul rischio che la mafia possa “spingere” per dei candidati alla Regione, Crocetta ha detto: “Ripeto le parole della procura, la mafia potrebbe condizionare le elezioni regionali, ritengo che sia un allarme da cogliere”. Sulla candidatura nel listino regionale dell’ex Mpa, Lino Leanza, oggi all’Udc, questo il commento di Crocetta: “Leanza non è mai stato sfiorato da indagini e aveva “rotto” da tempo con Raffaele Lombardo, non capisco perché se scelgo io Leanza salta fuori la questione morale, mentre se lo fa Leoluca Orlando con Carmelo Lo Monte, che non è candidato ma ha messo suoi “uomini” nella lista di Italia dei Valori, non si dica nulla. Mi sembra strano”. Crocetta ha inoltre sottolineato come a Messina stia trovando delle risposte positive alla sua candidatura, anche da esponenti importanti della Cultura. Nella sala del consiglio provinciale erano presenti tra gli altri altri l’ex assessore regionale Mario Centorrino, il segretario Cgil, Lillo Oceano, l’ex vicesindaco Antonio Saitta, l’ex sindaco Franco Providenti e il gruppo che sostiene la candidatura Panarello. A curare l’incontro Lucia Tarro Celi.
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