Croce vuole sciogliere Feluca. Gli ex dipendenti lo invitano a ritirare l’atto

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municipio-Il consiglio comunale rinvia i provvedimenti sulla Newco, la società che nelle intenzioni dell’ex amministrazione Buzzanca doveva inglobare i servizi di informatizzazione del Comune e dunque della Feluca Spa. Il commissario Croce, anche in questo caso per ragioni economiche, ha deciso per l’abolizione del nuovo organismo. Fuori dall’aula gli ex dipendenti della Feluca, abbandonati dalla politica, che attraverso la Fim Cisl hanno richiesto un’audizione urgente sulla costituzione della Newco. Sindacato e lavoratori vogliono consegnare formalmente agli esponenti politici copia della documentazione prodotta e chiedere al commissario Croce di ritirare il suo atto. Tra le osservazioni poste dagli ex Feluca si legge che: “non risponde a verità il fatto che l’espletamento del servizio (informatica e telematico istituzionale del sito del Comune di Messina) viene garantito dal Ced e non ha costi aggiuntivi in quanto il software utilizzato è di proprietà della Net Service di Catania (il Comune ha pagato oltre 52mila euro oltre all’acquisto del server pari a 42mila euro), l’ulteriore lavoro di aggiornamento del sito da parte dei dipendenti dei vari dipartimenti o viene svolto nelle ore di regolare lavoro distraendo gli stessi dipendenti dal loro normale adempimento, provocando probabili disservizi nel loro specifico settore, o richiede tempi ulteriori che di certo non vengono regolati ma compensati con emolumenti straordinari”. Nel documento degli ex impiegati Feluca è scritto ancora: “il dirigente dello Staff Cec con proprio atto dirigenziale (n. 25 dell’11/10/2011) decideva di acquistare con trattativa diretta la licenza d’uso del software di proprietà della Net Service tralasciando di provvedere alla contemporanea predisposizione degli atti diretti al bando nè citarne intenzione di provvedere neanche nella suddetta determina, e la gara che fine ha fatto? Potrebbe configurarsi se non un’elusione di legge sugli appalti quantomeno una forzatura alla deroga prevista per i casi di urgenza in attesa della pubblica evidenza”. Nell’atto i lavoratori definiscono bizzarro che un ente pubblico debba pagare 7.200 euro a una società per copiare con una procedura automatica le poche pagine statiche del sito realizzato da Feluca e come la Net Service abbia chiesto un corrispettivo per un servizio di copertura impossibile per mancanza dei dati da copiare. Secondo gli ex Feluca il sito comunale manca di specializzazione e organizzazione nella gestione del servizio. Nel documento ci sono le copie del sito del Comune di Messina, in cui vengono segnalati tutti i casi “anomali” d’informazione all’utenza. Ecco perché – secondo i Feluca – occorre ancora sperare nella Newco.

@Acaffo

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