“Se qualcuno pensa che debba andarmene se lo può scordare”: dopo la nota di questa mattina del Comune che dava notizia della lettera minatoria al commissario Luigi Croce e le sue prime dichiarazioni, l’ex procuratore capo ha voluto dire altro sulla vicenda incontrando per pochi minuti i cronisti: “Chi ha fatto per 45 anni il Pubblico Ministero è abituato a queste cose – ha dichiarato il funzionario – se fosse una testa “calda” non mi preoccuperei più di tanto. Mi dispiacerebbe, invece, se fosse una cosa seria, ovvero che qualcuno abbia scritto questi quattro improperi perché vuole che me ne vada. Questa persona se lo può scordare, anzi, la barca fa acqua da tutte le parti e serve la collaborazione di tutti”. Poi nessun altro riferimento, mentre in sala d’attesa i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato aspettavano di poter incontrare il commissario. Sul Tavolo i problemi generali della città e successivamente il caso dell’azienda trasporti che non riesce a garantire un servizio neppure sufficiente.
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