Botta e risposta tra i gruppi di opposizione del Consiglio Comunale di Messina e il presidente, Nello Pergolizzi. Dopo la nota stampa in cui i consiglieri accusano il neo eletto di essere «nel pallone» e di porre «dubbi sulla legittimità della sua stessa elezione», arriva puntuale la replica di Pergolizzi che smentisce i suoi colleghi d’aula.
«Come più volte dichiarato dallo scrivente durante i lavori d’aula, ho nei confronti del Segretario Generale del Comune il rispetto istituzionale dovuto ad una figura istituzionale appartenente al Ministero dell’Interno, cui la legge affida il compito della consulenza giuridico amministrativa a tutti gli organi dell’ente – scrive Nello Pergolizzi in una nota ufficiale.
Mai mi consentirei, da soggetto istituzionale eletto dal popolo e nel rispetto dei cittadini che mi hanno eletto, di violare le più elementari regole che devono caratterizzare lo svolgimento della funzione di consigliere comunale, contrastando i pareri resi dal Segretario Generale nello svolgimento della sua funzione.
Al contrario, ritengo gravissimi i comportamenti dei consiglieri di opposizione, i quali per motivazioni di carattere prettamente politico, tentano di delegittimare il ruolo di garanzia ed imparzialità del Segretario Generale, entrando nel merito, senza averne titolo ed in contrasto con il decoro che dovrebbe caratterizzare soggetti istituzionali quali sono i componenti del consiglio comunale, della funzione di consulenza giuridica dalla stessa svolta solo perché i pareri resi non corrisponderebbero alle “esigenze politiche” degli stessi.
Ritengo che in questa vicenda, i consiglieri comunali di opposizione, per i toni assunti e per le modalità scomposte di esercizio del mandato politico, stiano assumendo una condotta per nulla istituzionale minando il prestigio ed il decoro del consiglio comunale tutto.
La motivazione che mi ha portato a chiudere la sessione di consiglio è stata ampiamente chiarita in aula e non dovrebbe essere distorta e interpretata faziosamente, ma ad ogni buon fine, chiarisco che la mia mancanza di serenità non è certamente riferibile a dubbi sul parere rilasciato dal Segretario Generale e, nientedimeno, alla legittimità della delibera con la quale sono stato eletto alla carica di Presidente del Consiglio Comunale, ma esclusivamente al clima di tensione generato dai consiglieri di opposizione e alle pressioni esercitate sul Dirigente e sul Segretario Generale, attraverso vari interventi durante i lavori del consiglio e con relative note di diffida inviate agli stessi per annullare la mia elezione.
I consiglieri di opposizione, sulla vicenda, hanno richiesto il parere all’Assessorato delle Autonomie Locali e dovrebbero avere la pazienza di attenderne gli esiti.
Per quanto sopra, dopo aver sentito la Conferenza dei Capigruppo, il Dirigente degli Affari di Consiglio e il Segretario Generale, ho ritenuto di chiudere la sessione di consiglio e sospendere la trattazione delle delibere in questione fino al ricevimento del relativo parere da parte dell’Assessorato Enti Locali.
Nella convinzione di aver chiarito la mia posizione sulla questione, rispetto a dichiarazioni infelici da parte dei colleghi dell’opposizione, invito gli stessi a tenere comportamenti e atteggiamenti in linea con il ruolo istituzionale rivestito ed al rispetto dovuto nei confronti del Segretario Generale, dei Dirigenti e della nostra cittadinanza».
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