Era nelle previsioni, dopo aver visto e sentito nei giorni scorsi il ragioniere generale del Comune Ferdinando Coglitore: il commissario Luigi Croce non intende firmare il bilancio di previsione 2012 come redatto dagli uffici di Ragioneria. In una missiva il funzionario a capo di Palazzo Zanca comunica questo. I dirigenti non avrebbero tenuto conto, nella manovra finanziaria, di tutte le cifre che erano state elencate alla Corte dei Conti. Tra l’altro, i 40 milioni di euro annunciati dal presidente della Regione, Crocetta, non arriveranno in tempi rapidi. Il commissario ad acta regionale per il bilancio – secondo indiscrezioni – non intende sottoscrivere l’atto se non la farà prima Croce. La situazione, dunque, è molto delicata. Lo hanno capito anche Cgil, Cisl e uil che in una nota diretta a Croce scrivono: “La preoccupazione per la delicatissima fase che il Comune di Messina sta vivendo in questi giorni, le vicende legate al bilancio e le pesanti ripercussioni che, come Lei sa, potrebbero derivare all’intera collettività, ed in particolare ai servizi ed all’occupazione, impongono di fare chiarezza. Perciò riteniamo che, a prescindere da ogni altra considerazione, bisogna predisporre i documenti contabili e varare il programma di risanamento nell’ambito di un progetto complessivo. Torniamo a chiedere pertanto un confronto preventivo alla materiale predisposizione degli strumenti di bilancio”. Senza bilancio di previsione, nonostante la richiesta di accesso al Fondo di rotazione del governo nazionale e delle misure correttive proposte da Croce, Palazzo Zanca rischia il dissesto economico-finanziario.
@Acaffo
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