Il commissario Croce ha convocato, questa mattina, i segretari generali di Cgil Cisl e Uil per presentare loro la Relazione della Corte dei conti sulla situazione finanziaria e gestionale del Comune di Messina, redatta a seguito dell’audizione del 9 novembre scorso. Secondo quanto scritto nella relazione, che analizza nel dettaglio la situazione delle casse comunali anche in rapporto a quella delle partecipate, il Comune avrebbe trenta giorni di tempo per adottare le misure correttive necessarie a scongiurare il dissesto. Rimane il nodo cruciale che consiste nella difficoltà di accertare la reale situazione debitoria dell’ente. Sulla relazione della Corte dei Conti, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato dicono: «Con responsabilità, occorre adottare rapidamente le misure correttive indispensabili ad evitare il dissesto senza però cancellare i servizi pubblici, le tutele sociali e salvaguardando i livelli occupazionali, eliminare gli sprechi che continuano a persistere e avviare una seria lotta all’evasione dei tributi locali». Sacrifici sì, dunque, ma senza incidere ancora di più sull’occupazione. «Con questa deliberazione ― evidenziano i tre dirigenti sindacali ― la Corte dei Conti ha fotografato in maniera inequivocabile la gravità della condizione contabile del Comune di Messina, rilevando gravi ed evidenti squilibri strutturali e gravi criticità gestionali. La Corte, inoltre, non ha ritenuto condivisibile la tesi, sostenuta da alcuni, circa l’irrilevanza dei debiti censiti fino al momento in cui non sono ricondotti al sistema di bilancio dell’Ente, evidenziando come tale approccio ha reso elevato il rischio di dissimulazione della reale esposizione debitoria». Oceano, Genovese e Amato sottolineano inoltre come la Corte abbia ritenuto opportuno inviare agli organi inquirenti contabili e generali, copia della Relazione. «Appare fortemente indicativo l’invio di tale deliberazione alla Procura regionale della Corte dei conti e alla Procura generale della Repubblica di Messina. È pertanto urgente procedere senza tentennamenti ad una puntuale ricognizione sui conti adeguandosi alle prescrizioni della Corte e mettendo in trasparenza la reale situazione dell’Ente, così come ripetutamente richiesto da Cgil Cisl e Uil anche in occasione della Manifestazione unitaria del 10 novembre. Solo la completa messa in chiaro dell’intera situazione debitoria e la predisposizione di adeguate misure correttive ― concludono i tre dirigenti sindacali ― ci consentirà di chiedere il necessario sostegno ai governi regionale e nazionale».
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