Casa Serena. Per i sindacati è chiaro: “Occorre una mobilitazione generale. Senza bilancio di previsione la chiusura è scontata”

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casa serenaLa mancata approvazione del bilancio di previsione 2012 del Comune arriva anche in prefettura. E senza bilancio anche le soluzioni per “tenere in vita” Casa Serena sono sfumate. Così sostengono Cgil, Cisl e Uil, che hanno preso parte alla prima riunione, e l’Orsa, che è stata fatta entrare al secondo incontro. Nella nota inviata dalla Cisl per conto di tutti i confederali si legge: “unico impegno assunto su Casa Serena, da parte del commissario, del prefetto e dell’assessore Bartolotta, é quello di continuare col tavolo tecnico per individuare i lavori urgenti per la messa a norma della struttura e l’impegno di ottenere la deroga per l’iscrizione all’albo regionale. Ma il vero problema sono i 700 posti di lavoro di tutti i Servizi sociali che rischiano seriamente e concretamente il posto di lavoro, perché manca il bilancio di previsione e dalle dichiarazioni fatte non si intravedono spiragli positivi”. In pratica senza bilancio di previsione non è possibile impegnare somme per la prima ristrutturazione di Casa Serena. “Di fronte a questo dramma, dichiarano i sindacalisti Crocé, Emanuele, Calapai, devono necessariamente proclamare lo stato agitazione dei lavoratori e daranno vita ad ogni iniziativa di mobilitazione al fine di indurre la classe politica messinese e regionale ad assumersi tutte le responsabilità per evitare a intere famiglie messinesi disastri economici, oltre agli ulteriori disagi per gli utenti, nonché una catastrofe del sistema sociale della città. Di fatto ancora una volta saranno i cittadini piú deboli a pagare il prezzo piú alto”. L’ombra del dissesto sta prendendo forma con Casa Serena e i servizi sociali che sono vicinissimi allo stop definitivo. Prima dell’incontro ci sono stati problemi tra i sindacati confederali e gli autonomi dell’Orsa. Quest’ultimi sono stati accettati solo alla riunione successiva con il prefetto Trotta e il commissario Croce. L’Orsa scrive: “Casa Serena sarà il primo effetto del dissesto del Comune di Messina- dichiarano Massaro, Barresi e Fusco – i cento lavoratori rischiano di essere le prime vittime della scellerata politica che ha portato questo comune al default, dopo aver strappato un impegno all’assessore regionale su una proroga temporanea per l’iscrizione all’albo, il destino del Comune è apparso chiaro quando il Commissario Croce ha comunicato di non aver firmato il bilancio e di averlo restituito al ragioniere generale. Il re è nudo, non è sufficiente mettere in sicurezza Casa Serena, il Comune non potrà bandire gare e non potrà dare alcuna proroga tecnica per i servizi, il bilancio a tuttora non é approvato. La sintesi di quest’incontro è che dal 31 dicembre i lavoratori saranno disoccupati e quindi, pur avendo la struttura aperta, gli anziani non avranno i lavoratori ad accudirli e la nostra città sarà allo sfascio”.

@Acaffo

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