Messina ripone le speranze in lui, forse le ultime e uniche: su Nino Bartolotta da Savoca, neoassessore regionale a Infrastrutture e Trasporti. Da meno di 24 ore il suo telefonino è “impazzito”. Una responsabilità importante per il segretario provinciale del Pd, che non si aspettava, almeno fino a qualche giorno fa, di essere il rappresentante messinese del primo governo Crocetta e, tra l’altro, l’unico politico in “squadra” tra tante donne ed esponenti di Cultura e Scienza come Battiato e Zichichi. Francantonio Genovese ha strappato per lui l’incarico dopo trattative che sembravano senza via d’uscita. E le prime parole di Bartolotta, che due settimane fa aveva preso parte alla presentazione delle primarie nazionali a Messina e che oggi si ritrova di un colpo a Palazzo d’Orleans a occuparsi di problemi molto ma molto più grandi, sono realiste: “In questo territorio sono tante le emergenze – ha dichiarato l’ex sindaco di Savoca – per Messina c’è tanto da fare. Penso, ad esempio, a Casa Serena. Mi impegnerò affinché siano date le dovute risposte”. Come dire che dei quattro anni di governo Lombardo, anche con il sostegno del Pd, Messina è stata tenuta nel cassetto delle promesse. Inevitabile che sul suo Tavolo ricadrà il futuro dell’azienda trasporti, che come il Comune viaggia con le vele dirette sugli scogli del crack. Ma è ancora presto per definire un nuovo percorso o parlare di contributi straordinari per la municipalizzata di via La Farina, in attesa della prima seduta di giunta e delle direttive di Crocetta. Bartolotta ha anche annunciato, per ragioni di risparmio, che del suo staff molti saranno funzionari regionali che hanno esperienza nel settore. “Anche a Messina possiamo usare il termine rivoluzione, che vuol dire che vogliamo cambiare le cose”. Primi commenti di un assessore regionale inaspettato. Intanto Messina, che alle elezioni regionali ha premiato il Pd come il governatore Crocetta, guarda Bartolotta come un assetato davanti a una fontana.
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