I segretari generali di Cgil e Cisl Messina, Lillo Oceano e Tonino Genovese, insieme ai segretari provinciali di Filt e Fit, Pino Foti e Enzo Testa, intervengo sulla situazione economico contabile dell’Atm e su quella correlata del Comune di Messina. In particolare i quattro dirigenti sindacali denunciano l’esistenza di un debito residuo di circa 3 milioni di euro contratto dall’amministrazione Buzzanca con la Regione sull’Atm e spiegano come si sia arrivati a questa situazione. «Il Comune di Messina, a fine 2008, aveva accumulato un debito con l’Assessorato regionale per le anticipazioni ottenute per fare fronte alla mancanza di liquidità e per la restituzione degli importi relativi al chilometraggio impropriamente rendicontato dall’Atm. L’amministrazione Buzzanca, nel 2010, aveva riconosciuto il debito e si era impegnata, previo accordo con la Regione, a restituire le somme in 20 rate mensili di 268.978 euro, per un totale di 5.379.560 di euro. Tra l’altro, l’ammontare complessivo supera l’importo che la Regione trasferisce annualmente al Comune di Messina per l’Atm. Tuttavia, l’amministrazione Buzzanca non ha onorato l’impegno assunto e ha versato soltanto 8 delle 20 rate e, ad oggi, il debito residuo nei confronti della Regione ammonta a 2.914.855 euro». Ciò, ovviamente, ha ripercussioni pesanti non solo per i lavoratori dell’Atm che «perdono la speranza di percepire gli stipendi pregressi con lo sblocco dei trasferimenti regionali e vengono messe in discussione anche le spettanze future, ma addirittura il Comune di Messina corre il serio rischio di veder ulteriormente ridotti i propri trasferimenti correnti sul Fondo Autonomie Locali della Regione per non aver onorato il debito contratto con conseguenze per i dipendenti comunali, quelli delle altre partecipate e dei servizi sociali». «Il Commissario Croce − concludono i quattro dirigenti sindacali −, oltre a dover pagare i debiti che altri hanno prodotto e non onorato, fa bene a esaminare con scrupolo gli atti sia per conoscere condizioni e responsabilità, sia per approntare rapidamente quelle soluzioni che i lavoratori e i messinesi attendono con ansia crescente».
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