Se l’inchiesta penale sugli assenteisti all’Iacp si trasformerà in processo, l’associazione “Viva Messina Viva” si costituirà parte civile. Il gruppo di Ernesto Marcianò ha annunciato questo in una nota segnalando: “Se chi ha un lavoro non sente l’esigenza di onorarlo e se c’è chi, in un momento così complicato per la vita del Paese, continua a lucrare sui fondi pubblici, è giusto che paghi e che i risarcimenti vengano consegnati a chi in questo momento soffre la situazione di emergenza che siamo costretti a vivere.
Non è più tempo di parole ma di testimonianza civile. Non è sopportabile assistere agli scandali che quotidianamente leggiamo e che le forze dell’ordine e la magistratura devono perseguire senza che ne seguano posizioni politiche nette.
In seguito a quanto avvenuto all’Istituto Autonomo Case Popolari di Messina, e a quanto denunciato dagli organi d’informazione sullo scandalo della formazione, l’associazione “Viva Messina Viva” preannuncia che si costituirà parte civile ove queste vicende dovessero approdare nelle aule giudiziarie. L’associazione s’impegna a devolvere tutto quanto eventualmente ottenuto alle cause più strettamente legate alle emergenze sociali vissute dalla città”. Il commissario dell’Iacp, Lo Conti, attende l’esito delle indagini e non sono esclusi provvedimenti drastici contro il personale accusato di aver lasciato il posto di lavoro per ore senza giustificazione.
@Acaffo
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